Ora io mi chiedo, ma la gente viene lobotomizzata all'uscita dalla sala del cinema o cosa? Come si fà a dire che questo film sia un capolavoro? Ma scherziamo? Immagino che tutti quelli che lo hanno catalogato come la rinascita del cinema italiano o si siano fatti condizionare da tutta la pubblicità fatta per questo film o si riferiscono inconsciamente al libro. Questo film è, a mio avviso, banale. Nulla di che. Non mi ha trasmesso nessuna emozione e di film sulla mafia ne ho visti. E un film senza ne capo ne coda, non è possibile che non ci sia un minimo di trama, dove ci troviamo? Boh. Come si chiamano i personaggi? Boh. Di che si parla? Boh. E come se uno decidesse di filmare la vita di una persona per un paio di giorni senza presentare la persona, senza spiegare che cosa fa, come è arrivata a quel punto della sua vita, nulla. Cosi è il film. Un insieme di scene messe assieme che pero non trasmettono nulla. Con tutte le recensioni positive e gli acclami ricevuti pensavo fossi davanti a una perla del cinema, invece mi ha deluso molto. Senza contare che è ridicolo che un film italiano debba avere i sottotitoli. Ma siamo in Italia o all'estero? Chiunque lo definisca un capolavoro, per cortesia, lo riveda di nuovo e ci pensi su un po' prima di dare nuovamente un giudizio.
Chiariamo subito che di film del genere ce ne vorrebbero 10, 100, 1000 ogni anno. Saviano è l'eroe civile dei nostri tempi, meriterebbe Nobel per la pace e per la letteratura contemporaneamente. Però...secondo me la funzione di veicolo di informazione che il film assume è quello che davvero lo fa definire un grande film e che gli ha portato tanti premi. Rimanendo sulla creazione cinematografica dura e pura, ci sono lunghi passaggi in cui la storia sembra trascinarsi e non tutti gli attori sono all'altezza. Il libro è un reportage, un genere difficile da trasporre sul grande schermo senza indugiare nel documentarismo. Comunque un buon film, e speriamo di vederne altri, anche migliori, su questo argomento. E soprattutto di continuare a leggere i libri di Roberto, che è nei nostri cuori.
Bellissimo.
se devo dare un giudizio a questo film dico:straordinario. andrea di 21 anni,padrone che non ti sia piaciuto,ma definire questo film come lo hai definito tu,al giorno d'oggi che ci cavolate ne sfornano in continuazione (cinepanettoni & co.) è un delitto.
magistralmente interpretato,ma come non poteva essere. qui non si sta solo guardando un film,ms ci si sta immergendo in quello che è la camorra,in quello che ha fatto e che sta facendo. direi che fa paura da quanto è reale. riconosco il film originale,tratto si da un libro interessante,ma con le immagini si rende ancora più vera la storia,che come ho già detto,viene lanciata dentro i nostri occhi con crudeltà e realismo al cubo. così deve essere. detto questo,aggiungo pure che il cinema italiano è in costante rialzo,e ce ne vorrebbero di film così e registi del genere (garrone,sorrentino,infascelli) e non solo vecchie glorie che fortunatamente non si spengono mai (avati,verdone,olmi).
guardatevi gomorra,perchè è e sarà per sempre un vero e proprio cult. il non averlo nominato agli oscar è stato uno scandalo (quest'anno poi,si sono ridotti proprio bassi),mah.....
Una Ca**ta Pazzesca ! Ecco cos'è questo film , no aspettate , a chiamare quella roba film offenderei la Settima Arte , quindi lo chiamerò solo cosa .
Sono riuscito a reggere solo 10 minuti di questa cosa , una trama senza un minimo di filo logico , attori presi per strada ( ops è vero li hanno presi per strada ), poi insopportabili i sottotitoli per capire cosa dicono i personaggi ( o dico l'Italia prima come Regno poi come Repubblica c'è dal 1860 , imparare la lingua natia no ? ), musiche (sempre made in Napoli) messe li senza senso , fotografia idem .
Gomorra è stato premiato solamente per via dell'autore . Non di certo per la qualità totalmente assente .
Se voglio vedere di Napoli e dei suoi problemi molto meglio la bellissima serie TV La Squadra che questa ca***a .
Un film assolutamente efficace nel procurare allo spettatore un continuo e sano fastidio, un grande film, innanzitutto nella capacità di Garrone di scegliersi e dirigere gli attori (anche in non professionisti sono efficacissimi), di dimostrare colpi di regia da manuala (il piano sequenza che accompagna Don Ciro dalla casa del massacro fino alla statale), di scegliersi inquadrature forse debitrici di Martone e del suo "Amore Molesto" (i colori finti della terrazza, della pisicina di plastica in mezzo alle Vele di Secondigliano). Una sequenza di scene magistralmente evocatrici di una situazione torbida, paradossale che hanno il grandissimo pregio di scuoterci dalla poltrona. Grazie Matteo, Grazie Roberto
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(7.5/10)
