Film-documento di quasi 7 anni fà, i fatti me li ricordavo un po' a fatica, raiot me l'ero perso, mi ha colpito soprattutto l'indignazione popolare opposta ad un predominante menefreghismo. A distanza di 7 anni le cose sono sicuramente peggiorate almeno nell'ambito del servizio pubblico, il Premier è ancora il Cav di Arcore e tutto questo comunismo da paura (spassosissimi i messaggi del 2005/2006 contro gli idoli cubani,i Prodi, i Biagi, i Luttazzi e i comunisti ancora visti come mangia-bamabini) non ne è rimasta traccia. Ecco forse la pecca di W Zapatero! è che, a differenza dei documentari di Moore, è vecchio e sorpassato e che la quantità di schifezze che il ns Paese ha ingoiato dalla chiusura di Raiot (che a dirla tutta adesso farebbe quasi tenerezza) ad oggi è immensa.Teniamoci stretti Internet oramai è l'unico megafono per una multiculturalità di pensiero a 360°. Voto 6
Do voto minimo semplicemente perchè se questo è un film da 8 chi ha votato non ha proprio idea di cosa sia "un buon film".
Forzatissimo e scontato mi chiedo come mai questi paladini della libertà non facciano un "bel film" anche su come mai i loro amici "libertari" abbiano dittatoriamente rimosso il Generale Speciale, o il giudice di Catanzaro o perchè non ci sia un film da 8 (???) come questo fatto sul caso di Santoro accusato perchè nella sua trasmissione abbia fatto uno di quei linciaggi mediatici.
Un film da 8 non è un film fazioso, politico e di parte ma arte messa su schermo.
...rispetto la sabina guzzanti "epurata" dal governo berlusconi. ho sempre trovato divertenti gli spettacoli dei guzzanti, anche se ovviamente sono più "teneri" con i politici di sinistra e molto più graffianti con la destra. da questa politica ridotta ormai a tifoseria la guzzanti non è certo esente, anzi possiamo tranquillamente dire che è parte integrante del problema... utili solo a dividere le opinioni citando le malefatte dei politici ma a differenza di moore senza presentare mai dati concreti sulle loro teorie. una su tutti: ho sentito più e più volte parlare di berlusconi e di "dove prende i soldi" per le sue attività politiche e le sue imprese... ebbene, da dove arrivano questi soldi? parlo sul serio, voglio saperlo... non potete buttarmi una cosa del genere lì e poi non specificare. forse un giorno un regista coraggioso farà veramente un documentario su berlusconi, invece di questo abbastanza patetico tentativo di "auto-difesa" per la censura dei propri programmi o l'altrettanto penoso "caimano" di nanni moretti... che senza i suoi compagni di merenda di partito non troverebbe neppure chi lo vuole a filmare il proprio matrimonio. guzzanti sei stata censurata ingiustamente è vero, ma come mai la sinistra non ti ha ripreso in tv ora che è al governo? voto 6 solo per la parte in cui ci mostra la satira della tv francese, unica cosa interessante nell'oceano di luoghi comuni e sassi lanciati (nascondendo la mano) contro i censori di raiot, di biagi e di luttazzi, di cui ripeto ancora nessuno è più tornato in televisione nonostante i fascisti non siano più al governo.
Retorico, forzatamente provocatorio ma senza guizzi.Prevedibile e scontato nelle accuse.Un certo ritmo lo caratterizza, la bravura della guzzanti comica che però si fa portavoce di una tematica non abusata ma resa tale dallo scontato tono dissacratorio nei confronti del nn troppo simaptico ormai ex presidente del Consiglio. Il documentario è un'accusa piuttosto che una trattazione ...un'accusa per qaunto valida e giustificata che risulta stantia e già vista in una spasmodica "caccia all'applauso".
Questo film, non è un film, è un vero e proprio documentario sull'Italia oggi.
La politica è dominante (sia di dx che sx), i cittadini sono sottovalutati, siamo numeri.
La Guzzanti è riuscita a riassumere tutto ciò con un caso reale: il suo, che rappresenta il teorema scientifico del fatto che non siamo liberi!
E' riuscita persino a dare un tocco di drammaticità ad una realtà che di per se è già drammatica.
Complimenti, questo è cinema, la base del cinema, ovvero la rappresentazione realista di ciò che sta intorno al luogo fisico rappresentato dal cinema.
Trailer italiano (it) per Diabolik - Chi sei? (2023), un film di Antonio Manetti, Marco Manetti con Giacomo Gianniotti, Miriam Leone, Valerio Mastandrea.