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Lavorare con lentezza

Opinioni presenti: 50
Media Voto: Media Voto: 6 (6/10)

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C'è di più di quello che avete scritto.

(10/10) Voto 10di 10

Purtroppo noto con rammarico che nessuno ha colto alcuni dettagli decisivi all'interno del film. partiamo dalla fine. mastandrea viene invitato dal suo superiore ad usare 'carta bianca' e occuparsi degli studenti, con l'implicita promessa di occuparsi della sua promozione. mastandrea piu' tardi ordinerà ai suoi di aprire il fuoco contro lo studente disarmato. il regista qualche scena più in là mostrerà come la notizia del ritrovamento di un tunnel nel sottosuolo fosse passata in secondo piano rispetto a quella dei casini e dello studente ucciso. quindi chiesa ci sta comunicando una cosa precisa: che quell'omicidio, e tutti i casini che sono venuti dopo, sono stati progettati a tavolino per distogliere l'attenzione pubblica dal tunnel. tantopiu' che mastandrea stava andando ad arrestare l'affarista che viveva nel bar...quando viene fermato dal suo superiore che gli ordina di occuparsi piuttosto degli studenti. come mai? all'inizio del film avevamo visto come il tunnel fosse stato richiesto da gente francese. forse servizi segreti? qualcuno viene arrestato all'interno della banca (il tizio a cui viene presentata la foto schiacciata davanti al vetro). possibile che nessuno si sia accorto di questi particolari? io non ne so molto, ma mi pare di aver capito che in quegli anni l'italia fosse sotto controllo di servizi segreti francesi, quelli che a quanto si 'rumoreggia' commissionarono anche qualche omicidio politico 'comodo'. non è casuale infatti che durante tutto il film si senta il televisore annunciare che 'il comunismo sta per andare al potere'. erano i mesi immediatamente precedenti all'uccisione di moro, omicidio su cui ancora non è stata fatta completa chiarezza. anzi, magari se ci fosse qualche 'veterano' che potesse spiegarci qualcosa in più... ottimo film, colonna sonora splendida, un max mazzotta grandioso (se fossimo in un altro stato sarebbe uno degli attori più quotati). io do 10.



Il_deluso, 25 anni, Cosenza (CS).




giudizio ai giudicanti

(8/10) Voto 8di 10

molti dei giudizi che ho letto su questo film(e non solo in questo sito) li vedo troppo critici, in fin dei conti è un film e va visto come tale. Non voglio difendere Chiesa, non sapevo nemmeno chi fosse, ma a me sembra (come lui steso puntualizza nei contenuti speciali del DVD) semplicemente una storia che contiene al suo interno radio Alice. Forse nel film ci sono veramente degli stereotpi, che in fin dei conti servono ad amplificare stati d'animo e altre situazioni altrimenti difficili da creare nell'arco di un film.



Simone, 32 anni, Udine (UD).




raccontare con leggerezza ...

(6/10) Voto 6di 10

nel 2001 sono stato intervistato su radio alice per la realizzazione di un documentario sul tema, di Chiesa: "Alice è in paradiso" che mi dicono sia nel DVD del film. Il materiale utilizzato per il documentario, insieme ai quotidiani locali dell'epoca, è l'origine della sceneggiatura di "lavorare con lentezza" ... Da testimone dei fatti trovo anch'io incongruenze e stereotipi ingenerosi ma Chiesa ha sempre ribattuto che il suo non era un film di ricostruzione storica e quindi la fedeltà ai fatti reali non era un obiettivo. Di sicuro si poteva far meglio ... rimane oscuro, per me che sono ultracinquantenne, di come sia rimasto misterioso il nostro essere ventenni contestatori ma propositivi. Credo che tutte le generazioni soffrano varie forme di disagio, individuali o collettive che siano, ma in quegli anni in tanti ci mettemmo a ridiscutere le regole e i regolamenti del potere. Nessuno ne parla, lasciando così spazio al mito. Peccato.



Renzo, 51 anni, Bologna.




Meglio di niente ma....

(5/10) Voto 5di 10

Questo era un film che almeno a Bologna si aspettava da tempo dato che si è sempre parlato e discusso di Radio Alice in vari ambiti cittadini, ma mai ne era venuto fuori qualcosa. Lo si è capito dalle lunghe file che per mesi si sono viste fuori dai cinema in città. A parte ciò il film è un'opera senza infamia e senza lode con pregi e difetti. Per quanto riguarda i primi, perfetta è la "bolognesità" del film con l'uso di parole dialettali e termini gergali usati sempre dai giovani anche oggi come soccia,infoio,bona,imbezel ecc che fanno entrare meglio nell'ambiente socio-cittadino (anche se capisco che magari per uno non bolognese il tutto possa sembrare incomprensibile). Ottime le scene finali degli scontri tra manifestanti e polizia a detta di molti vicinissime alla realtà e ai fatti accaduti( per esempio il ristorante "Cantunzein" in piazza Verdi fu realmente svaligiato in quei giorni).I secondi sono forse maggiori ai primi. Fuori ruolo la Pandolfi-avvocato, ingabbiato in un ruolo non suo e troppo limitato Mastrandrea, pieno zeppo di stereotipi la ricostruzione degli abitanti della radio( la scena in cui il ragazzo della Pandolfi litiga con lei e apre le porte delle varie stanze per trovare un luogo in cui parlare e trova in successione, quelli che gli occupano la camera, i gay a letto e i due che si fanno le pere è ridicola!), le scene tipo film russi anni '20 messe a casaccio solo per guadagnare tempo, l'uccisione di Francesco Lorusso non avvenuta nella strada che fa vedere il film (vabbè pazienza), l'esistenza del quartiere Safagna,ma chi l'ha mai visto!?, l'unione lasciata intendere tra la rapina in banca e i ragazzi di Radio Alice che non è mai stata trovata nei processi fatti dopo la chiusura della radio. Dunque, per fortuna che alla fine il film è stato fatto dato che Radio Alice doveva essere ricordata, ma il ricordo è forse un po' troppo sbiadito e raffazzonato. Aspettiamo che magari qualcuno voglia riaffrontare in una chiave cinematografica migliore la questione.



Lorenzo, 22 anni, Bologna (BO).




lavorare con superficialita'

(1/10) Voto 1di 10

questo film e' terribile..non ha senso,non ha storia...ne sono rimasta disgustata questa non e' arte cinematografica ma delirio d'ignoranza,banalita' e luoghi comuni... un film che tutti i proprietari di videoteche dovrebbero eliminare...e nom pensate che stia esasgerando chiunque con un minimo di culto per il bello e per l'arte lo capirebbe....



Alessia, 23 anni, Bologna (BO).





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