Finalmente un vero film, ben costruito, ottimamente interpretato. Un'ambientazione anni '50 (finalmente non americana) veramente commovente. Consiglio a chiunque di andarlo a vedere.
E' un film piacevole, per l'atmosfera che crea e per l'originalità del tema. Quieto e curioso, il regista norvegese ci trasmette la solitudine e l'ampiezza dei paesaggi nordici attraverso i due protagonisti Folke e ISac, prima sconosciuti e diffidenti e poi amici e solidali. E' un film che sottolinea i lati buffi del vivere quotidiano in uno sperduto paesino della Norvegia.
Da vedere.
è veramente un film inguardabile,non so come si possa fare un film del genere , mi dispiace di aver perso due ore della mia vita a vedere un simile incubo
In una società in cui le parole confondono chi ascolta e chi parla,queso film potrebbe risultare indigesto,proprio xchè il silenzio fa da padrone.ma ad un occhio più attento(e meno annebbiato dalle immagini contemporanee)non può certo sfuggire l'originalità e la bellezza di un'essenzialità oramai perduta.lo spettatore è abituato a trovare(e del resto,a cercare),azione,effetti speciali,dialoghi futuristici,o demenziali,e non ha interesse ad assaporare una semplice storia fatta di sensazioni,sguardi,suoni quasi impercettibili(come scarpe che affondano nella neve). ed invece chi volesse trovare un pizzico di pace,una goccia di ironia,e una realtà non troppo distorta, dovrebbe lasciarsi trasportare dal movimento(volutamente) lento di quest'opera. in una terra lontana e isolata rapporti umani,che sono appena accennati,si intrecciano,si sviluppano,e si concludono in quel silenzio da cui sono generate.
ma lo spettatore tornerà a casa con qualcosa in più di un semplice silenzio.