Mai mi sarei aspettato da Besson un film tanto banale, piatto e insipido! Qualunque pubblicità di filetti di merluzzo riesce a comunicare in modo più convincente il fascino del mare; nessun ritmo, nessuna atmosfera, una colonna sonora melensa, la "gag" del team giapponese degna di un film di Alvaro Vitali. Ciliegina sulla torta la partecipazione di Castellitto per un non-personaggio interpretabile da qualunque comparsa.
Da luc Besson certo non ci aspettavamo un film così difficle da seguire per la noia che ti assale...all'inizio sembra carino e l'idea è originale ma i personaggi sono costruiti male e a volte fuori luogo...peccato perchè gli scenari sono meravigliosi ma quella colonna sonora è veramente soporifera!!
...e ho capito perche Maiorca non ha dato l'autorizzazione al rilascio in Italia. Poca colpa a gli attori (a parte l'Arquette) e molta al regista.
Un film discontinuo, un guazzabuglio di luoghi comuni e un tentativo di sfruttare la poesia di uno sport estremo molto mal riuscito.
Mi pare che in alcuni commenti si sia fatta un pò di confusione...da sottoporre a giudizio e' il film e non la realtà di due grandi personaggi che hanno scritto la storia dell'apnea moderna...nè tantomeno il mare,l'oceano e i sentimenti che suscita in ognuno di noi, particolarmente in coloro che con esso hanno un rapporto più "diretto" o "privilegiato"...
il film è slegato.salti temporali e di spazio che tolgono continuità invece che dare profondità alla storia...una festa dello "stereotipo" con personaggi rappresentati in chiave macchiettistica (il che non deve necessariamente avere risvolti "ridicoli")...cosa ci dice veramente dell'apnea? del rapporto di amore-odio tra l'uomo e il mare? poco o nulla...tematiche trattate superficialmente e,aggiungerei, "furbescamente"..non bastano le belle immagini sui delfini o qualche riflessione accennata qua e là per, non dico esaurire, provare almeno ad affrontare l'argomento...da quello che si vede sembrerebbe che apnea = ricerca del record a tutti i costi...ma chi ha letto qualche libro in merito (consiglio spassionato..provate proprio con quelli scritti da mayol e maiorca) o ha vissuto direttamente esperienze simili sa che il record in sè rappresenta solo l'ultimo anello della catena..e forse, paradossalmente, proprio il meno importante...e gli attori? l'unico che si salva a tratti è jean reno, il quale comunque resta vittima di una sceneggiatura approssimativa e davvero "insultante"...velo pietoso su una arquette "imbarazzante" così come il povero castellitto (ma,di nuovo,poche colpe da imputare a lui quanto a chi l'ha diretto)...ultima nota per l'attore che rappresenta mayol...si è cercata troppo marcatamente la rappresentazione dello straniamento rispetto al mondo "terrestre"...risultato troppo superficiale..non bastano espressioni di stupore,silenzi e senso di spaesamento per raccontare un personaggio così complesso quale è stato jacques...unico spunto interessante (a parte gli ultimissimi secondi del film) è la rappresentazione dell'infanzia in grecia fatta avvalendosi di una lente "azzurrata" che rende le immagini davvero scenografiche....
peccato..un'occasione persa...e la delusione lascia il posto ad un pò di rabbia al pensiero che besson ha anche scritto un libro sui 9 mesi(?!?) di riprese...su cosa????