Woody Allen è,come sempre,un regista esilarante che però,a modo suo,tenta di cavalcare nuovi orizzonti..Sicuramente per "Harry a pezzi" ha rischiato molto,soprattutto per l'assenza di una trama solida e per la presenza di alcuni messaggi offensivi..Comunque sia,Woody Allen è sempre Woody Allen,e in questo film ce lo dimostra con una brillante sceneggiatura,con idee strabilianti e con grandi performance recitative..Pur essendo un'opera minore,è assolutamente da vederee
non è certo la prima volta che Allen interpreta e dirige se stesso, in uno dei suoi film. però Harry a pezzi è uno dei più riusciti, assieme all'ormai leggendario Manhattan. la New York propostaci da Woody è sempre la stessa, come d'altra parte i problemi psicologici dei suoi personaggi, ma a noi, chissà perchè, sa sempre più di poesia jazz. distaccarsi da quel mondo è per Allen una guerra con se stesso, e qui si vede tutto di lui... chi credete che sia, Harry? Harry è Sam, è il rapinatore di Prendi i soldi e scappa, è il dormiglione, è tutto quello che Woody ha narrato. così come si vedrà tutto di Allen in uno dei film più belli degli ultimi anni... Hollywood ending. e, per nostra fortuna, non ha ancora finito di raccontarci storie, Woody. finchè lui vorrà, molti di noi attenderanno un suo film, perchè ogni sua opera è una garanzia... in fondo, la storia di Harry a pezzi è semplice e drammaticamente ridicola... e lo sarebbe, se non la raccontasse Woody Allen.
Grandioso Woody, sia come regista sia come attore.
Bella la descrizione del conflitto morale che lo attanaglia per aver fatto conoscere a tutti tramite i suoi romanzi le vicende personali sue e delle persone a lui più care.
A mio parere l'ho trovato uno dei suoi migliori film, per lo meno fra quelli fatti nell'ultimo periodo. Non è solo brillante, è arguto, autoironico e corrosivamente sarcastico. Si mette a nudo e lo fa con furbizia, senza annoiare e, pur denunciandosi per il cinico fallito che è, Harry conquista. Bellissime alcune trovate come quella dell'attore fuorifuoco o dell'incontro con i suoi personaggi. Grande personaggio, grande narrazione, ricomposta, frammentaria ma perfettamente coerente. Si supera ed esplora i linguaggi del montaggio e del racconto. Da vadere e rivedere, non solo per capire Allen, c'è molto di tutti nei suoi piccoli ritratti.