Un film veramente ben fatto, forse l'ultimo capolavoro di Altman (morto 5 anni dopo). L'atmosfera, i costumi, i dialoghi...tutto catapulta lo spettatore nella campagna inglese degli anni '30. Il giallo è classico, ma il regista tira perfettamente le fila di ben 24 tra protagonisti e co-protagonisti. I due mondi dell'aristocrazia e della servitù sono spaccati di vita azzeccati. Maggie Smith è, come al solito, una spanna sopra gli altri, del resto la nobildonna inglese è il suo ruolo naturale. Le musiche di Ivor Novello sono una colonna sonora da Oscar.
La vendetta del figlio e l'amore della madre per tutelarlo.Questi sentimenti così differenti portano in questo elegante e raffinato film all'omicidio del padre-padrone. Bellissima l'ambientazione e l'ironia nei dialoghi. Mi dispiace veramente per chi non ha saputo apprezzarlo e capirlo. probabilmente non è per tutti.
Il grande Altman ci ha regalato l'ennesima vivisezione di un mondo che non c'è più, ma dominato da costanti comuni ad ognuno e in ogni tempo.
Il pretesto è la storia che richiama i migliori gialli di Agatha Christie: omicidio di un unomo con molti nemici in un luogo isolato dove stanno diverse persone, riunite per una battuta di caccia. Ma, appunto, è solo un pretesto. L'interesse è tutto per le ipocrisie, i ricatti, le pulsioni sessuali su cui si babsano i rapporti tanto dei signori del piano di sopra quanto della loro servitù al piano di sotto. E proprio in virtù di questi "vizi privati" le due classi si incorciano spesso e per rapporti non esattamente professionali, anzi... Interessante scoprire come certe ipocrisie dell'Inghilterra del tempo diano la loro rigida impronta non solo ai rapporti tra nobili e arricchiti del piano di sotto ma anche a quelli tra i vari domestici.
Il tutto è condito da una buona dose di acida ironia, profusa in dialoghi esilaranti e perfetti. Come perfetto è tutto il cast, in cui svettano due mostri di bravura quali Maggie Smith e Helen Mirren.
Come avevo già scritto anche a proposito di Radio America, conoscendo ormai bene Robert Altman, perché c'è chi ancora lo guarda per poi appiopargli dei votacci davvero immeritati?!?
Rimane un genio e questa sua ennesima regia di un cast corale e di altissimo livello lo dimostra ancora una volta.
..Allora..mi sono letto ben 12 pagine di opinioni su questo film e devo dire che ho trovato dei commenti che definirei assurdi: qualcuno ha detto che è un attacco alle figure paterne, qualcun'altro che è noioso, qualcuno che nel XXI secolo non abbiamo bisogno di questo tipo di storie.
Il mo voto è un dieci pieno e convinto per un film che mi ha emozionato quando lo vidi al cinema e che ancora mi emoziona quando lo guardo in DVD...giusti i commenti di chi dice che non è un film per tutti!certamente non ha niente a che fare con i vari Vin Diesel o i super eroi dei fumetti, ma è un film che merita!è come un libro che racconta una storia attraverso uno spaccato della società, credo per altro che al giorno d'oggi ci sia molto bisogno di questo tipo di films dato che la nostra società in molti aspetti è ancora molto simile a quella rappresentata nel film!