Natural Born Star
A molti dei lettori il nome di Fred Robsham non dirà nulla, ma nel decennio ’70 non era così. Questo ex-sommozzatore norvegese infatti divenne in breve tempo uno dei nomi cui più puntò il nostro spaghetti western alla continua ricerca di attori biondi con la viso belloccio.
Una celebrità che gli diede modo di conoscere l’allora semisconosciuta Agostina Belli e formare per anni una delle coppie più chiacchierate dalle riviste di gossip nazionale.
La fortuna, ma anche sfortuna, di Fred è che ama il mare. E’ proprio questa passione ad avere scatenato una tale serie di eventi da farne un perfetto soggetto da documentario. Antidivo per eccellenza, tanto lontano dai salotti del jet-set quanto innamorato della navigazione e sempre desideroso di passare così ogni momento libero della propria vita, di ritorno da una traversata dell’Atlantico si trovò ingenuamente al centro di uno scandalo di droga che lo portò ingiustamente in galera dove, oltretutto, contrasse l’AIDS a causa di un errore delle infermiere. Una tragedia che ne ha fatto un uomo solo, ma che porta dignitosamente con sé da vent’anni.
Quando il connazionale regista Even Benestad lo va a trovare è così che lo trova: un pescatore solitario, quasi messo ai margini dalla propria cittadina che un tempo ne festeggiava i successi internazionali, che passa le giornate senza quasi mai parlare con nessuno. Un uomo segnato dal tempo e dalla malattia, che però vive il tutto internamente, senza recriminazioni o nostalgia, ma in pace con se stesso. Più delle domande, più del racconto di Benestad, è proprio l’immagine stessa di Robsham che colpisce e emoziona. Un mix tra rassegnazione e serenità che forse ha la propria soluzione nel finale.
Per quanto per certi versi l’occhio del regista possa essere definito “morboso”, così attento a mettere in vista le emozioni del proprio protagonista, cercando al contempo la commozione scontata (ma legittima) dello spettatore, il suo “entrare nella storia” è l’unico modo per vedere cosa ci sia davvero sotto il suo “natural born star”.
La frase: "Navigare è necessario, vivere non è necessario".
Andrea D’Addio
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