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Miss Potter
Miss Beatrix Potter è stata una delle scrittrici di libri per l'infanzia tra le più famose del mondo.
Autrice ed illustratrice, i suoi libricini divennero tra la fine dell'ottocento ed i primi del novecento i più venduti nel mondo.
Il film dell'australiano Chris Noonan ne racconta la vita professionale e personale descrivendoci il suo mondo fatato e fuori dalle regole, i rapporti sempre tesi e conflittuali con i genitori ed in special modo con la madre, l'amore della sua vita e le sue amicizie, la sua aspirazione ad un'indipendenza che non fosse solo emancipazione dal ruolo di donna dal destino di moglie già deciso da altri ma anche autonomia economica e decisionale.
Chris Noonan, dunque, prendendo spunto dalle deliziose illustrazioni della Potter, ci racconta un mondo di conigli e topolini, anatre e tanti altri animaletti che popolano stagni, prati e sottoboschi. E per chi, come Noonan, aveva trovato il successo nel 1995 narrando le gesta del maialino Babe si è trattato certamente di un'operazione facile da portare a termine. La vita della Potter, quindi, trascorre tra un panciuto coniglio placidamente accoccolato su un cuscino ed una lite con la madre che si ostina a presentarle improbabili potenziali futuri sposi, tra una compassionevole carezza paterna ed una onirica passeggiata nei boschi popolati dagli amici della fantasiosa scrittrice. Tutto ciò finché non conoscerà il volitivo editore che le cambierà la vita.
Noonan dirige nella maniera più convenzionale possibile la storia di una persona assolutamente anticonvenzionale. A parte qualche momento di originalità il film non si discosta da schemi e stereotipi tipici del genere: l'ambientazione vittoriana, la fotografia calda e patinata, il frequente ricorso al flashback, la voce narrante fuori campo all'inizio ed alla fine del film, i personaggi prevedibili pur se pennellati con sfaccettature ironiche. Conformità alla quale anche gli interpreti si adeguano fornendo una prova nei canoni dei loro personaggi. Renèe Zellweger, la protagonista, Ewan McGregor, il gentile ed affabile giovane editore, Emily Watson la ribelle sorella di lui, affrontano i ruoli assegnati esattamente come ci si aspetterebbe. Una prestazione senza infamia e senza lode la loro.
In definitiva, "Miss Potter" può risultare interessante ma non aspettatevi momenti di particolare esaltazione o di estremo lirismo.
La frase: "Gli uomini servono solo a due cose: a mantenerci e a procreare".
Daniele Sesti
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