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Margin Call











Una vita al di sopra delle proprie possibilitā, questo il castello di carte su cui č costruito il sogno del benessere occidentale. 24 ore nel grattacielo di Wall Street sede di una societā finanziaria nata oltre un secolo prima, quindi un pezzo di storia del capitalismo internazionale. Qui, dove speculando sui mutui si spacciano illusioni, quando si decide di liquidare tutto comincia la crisi ancora in corso. Qui vengono mostrati protagonisti e dinamiche.

Giā regista di spot pubblicitari e documentari, produttore e sceneggiatore (nomination all'Oscar proprio per questo debutto nel lungometraggio di finzione), con un bel cast al servizio Jeffrey C. Chandor ci dice che nel giorno dei licenziamenti di massa il responsabile della struttura piange il suo cane malato di tumore, gli scampati si voltano dall'altra parte per parlare di quanto guadagnino sia loro che i superiori (il capo, con riverenza, č definito "un vero killer") dissipando poi tutto in lusso e sesso a pagamento. Tra le capacitā per lavorare lė ci sono l'essere i primi e l'imbrogliare, e qualcuno č passato addirittura dalla progettazione razzi alla gestione rischi, perchč sempre di numeri si tratta. E questi riportano conti che non tornano pių da anni, trilioni di carta nel mondo sono basati su un'equazione che non funziona.
"Margin call" rivela dunque la precarietā del sistema finanziario, elencando pure i corsi e ricorsi dei disastri economici succedutisi da quando esiste. Solo che ora "siamo alla fine del mercato" nel momento in cui salta la prima regola del venditore, quella di far tornare il cliente. Incisivamente, il film si esprime anche con luoghi e scene altamente simboliche, quali la distesa di computers accesi e riflessi sulle finestre degli uffici deserti, la cittā notturna vista dall'alto come un insieme di piccole luci, due colleghi che conversano in ascensore avendo in mezzo la donna delle pulizie che fissa il nulla davanti: mondi vicini e completamente separati. Fino al degno finale, col rumore di una pala che scava la tomba per il miglior amico dell'uomo.

La frase:
"Ignorateli, fate finta di niente e tornate al lavoro".

a cura di Federico Raponi

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