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L'uomo medio + medio
La simpatica commedia francese, diretta da Pierre-Paul Renders, è un ottimo esempio di come si possa prendere spunto dalla realtà che ci circonda, vedi la pubblicità martellante, il Grande Fratello che imperversa, o da altri film, per esempio Truman Show, e rielaborarli in maniera divertente e originale.
Jalil vince un quiz televisivo in cui si devono indovinare le risposte del francese medio a domande di vario tipo, dal costume alla politica e via dicendo. La percentuale delle sue risposte esatte è strabiliante, tanto che la società di marketing Somadi, a sua insaputa, decide di usarlo come cavia: paga la bella Claire affinché si finga interessata a lui e diventi la sua fidanzata, e dota il suo appartamento di telecamere nascoste per spiare e annotare i gusti e le preferenze del nostro protagonista, cosicché si possano stilare in maniera semplicissima, dettagliate campagne di marketing e testare il gradimento dei prodotti ancora prima che siano messi in commercio.
Quando la ragazza comincia ad avere dei ripensamenti sulla sua condotta, la situazione precipita...
L'Uomo medio + medio offre uno spaccato assolutamente realistico e sagace degli atteggiamenti rampanti dei ricercatori di mercato, che riducono l'essere umano a oggetto consumatore di oggetti. Ogni sentimento, ogni idea, ogni più piccolo atteggiamento, non ha più importanza e il giusto spazio se non può essere conteggiato e commercializzato.
La regia di Renders risulta essere ritmata e innovativa, la macchina da presa è sempre in movimento e in maniera non banale, si possono trovare sequenze con un montaggio serrato che alternano forsennatamente totali con primissimi piani e continui scavalcamenti di campo, come nella scena che riguarda il quiz "Comme Tout le Monde". Spesso troviamo inserti delle videocamere piazzate nell'appartamento di Jalil e nei luoghi dove fa spese, che collegate a dei computer annotano la realtà che osservano. La sceneggiatura fila abbastanza liscia, sebbene la seconda parte del film rispetto alla prima, mette in campo molti più temi e personaggi, che avrebbero potuto essere un poco più approfonditi; anche l'idea, che ci fa giungere ad un finale un po' sbrigativo, balena all'improvviso ma si potrebbe anche interpretare come totalmente in linea con la realtà di oggi: veloce, poco ponderata, quasi fatalista.
La critica che Renders muove sia alla pubblicità, come alla politica e alla televisione odierna è attuata in maniera molto ironica, si esplicita in maniera chiara, senza porsi in cattedra e senza falsi moralismi, mediante dei dialoghi brillanti e a volte irriverenti.
L'Uomo Medio + Medio è decisamente un film divertente e non superficiale, che visivamente ha un impatto "internazionale" e riesce a mantenere "un impegno sbarazzino" che spesso troviamo in alcune commedie del nostro continente.
La frase: "Per caso hai trovato il punto G dell'auditel?"
Ilaria Ferri
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