Lontano
Serge (Stéphane Rideau - Presque rien) è un giovane camionista insoddisfatto della vita, che per sfuggire alla noia e alla routine, accetta di trasportare, fra la Francia e il Marocco stoffe pregiate e abiti di lusso. Sarah (Lubna Azabal - À la vie, à l'amour et à ma mère malgré tout) è figlia di un'ebrea emigrata a Tangeri, morta da un mese circa, che le ha lasciato in gestione una pensione occupata da Nigeriani e turisti di passaggio. Sarah è innamorata di Serge, ma la loro storia non va per il meglio, anzi, si prendono e si lasciano in continuazione. Saïd (Mohamed Hamaïdi - De l'autre côté de la mer) invece, è un ragazzo che aiuta Sarah nella pensione, che vorrebbe emigrare in Europa, che non possiede nulla se non la propria voglia di vivere e la propria bicicletta.
Le storie di questi tre personaggi si intrecciano alla vita di altri, al traffico di stupefacenti, alla miseria, alla voglia di riscatto. Si potrebbe dire che il film ha una sua valenza sociale, mostra situazioni di disagio a volte estreme, ci propone speranze e desideri di coloro che non si accontentano e che per questo vogliono in tutti i modi cercare di cambiare la propria vita. Le scenografie, magnifiche, ci presentano una Tangeri incantevole, con i suoi vicoletti le sue case bianche e basse, la casbah affollata e coloratissima, la moltitudine di persone che si incontra al mercato, le donne intente a tirare su l'acqua dai pozzi. Non altrettanto avvincente è invece la storia che si trascina con una lentezza esasperante per ben due ore. Le vicende raccontate, possono più o meno interessare, ma non sono mai abbastanza avvincenti da farti dimenticare di guardare l'orologio ogni tre secondi! A nulla servono personaggi come James (Jack Taylor) un anziano inglese che ha dissipato tutti i suoi averi fra alcool e prostituzione, Nezha (Rachida Brakni) una signora di circa quaranta anni, amica della madre di Sarah, che nonostante sia stata abbandonata dal marito vuole portare avanti la sua gravidanza e Emily (Yasmina Reza), cognata di Sarah, venuta a Tangeri dal Canada per convincerla a partire con lei. Sono tutti personaggi secondari che non contribuiscono a innalzare il ritmo, ad accelerare le scene. Pregio indiscutibile è invece l'ottimo risultato che Téchiné è riuscito ad ottenere girando quasi tutte le scene in esterno: il suono e le immagini risultano puri, nitidi, nonostante l'inquadratura si allarghi a perdita d'occhio sui bellissimi paesaggi marocchini.
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