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Liberty Stands Still "Liberty stands still" è un film ben costruito e ben congegnato, denso di tensione pur se, essenzialmente, l'azione si svolge come se i protagonisti si trovassero sul palcoscenico di un teatro.
Il film è imperniato sulla tematica, molto dibattuta nel mondo e un pò meno in America, riguardante l'estrema libertà con cui negli Usa si possono commerciare le armi.
Joe, ben interpretato da Wesley Snipes ( "Jungle Fever", "Blade") è un padre la cui piccola figlia è rimasta vittima della follia omicida di un suo compagno di scuola provvisto per l'appunto di una pistola. Decide di vendicarsi e lo fa ai danni di Liberty Wallace, appartenente ad una famiglia di commercianti e produttori di armi. Costringe la statuaria ed elegante Liberty, una delle migliori interpretazioni di Linda Fiorentino ("L'ultima seduzione", "Man in black"), tenendola sotto la minaccia del suo fucile, bloccata ad un carrello di un venditore di hot-dogs, nel quale è nascosto un micidiale ordigno pronto a scoppiare.
Joe vuole da lei che dichiari al mondo i loschi traffici, politici e commerciali, che si celano dietro alla onorata attività della sua industria.
Il film, ottimamente diretto da Kari Skogland, autrice di clip musicali e video pubblicitari, è interessante sia per le problematiche che affronta (quali sono i confini dell'esigenza della propria sicurezza personale rapportati all'esigenza della sicurezza pubblica?) sia per lo svolgimento drammatico dell'azione.
La sceneggiatura, scritta dalla stessa regista (5 anni la sua genesi), offre dialoghi di buona fattura sempre sorretti dall'intensità delle scene e della trama.
Come detto, la prova dei due protagonisti è più che apprezzabile, nonostante i ruoli siano decisamente impegnativi. Oltre a Snipes e alla Fiorentino, registriamo la buona interpretazione di Oliver Platt ("Don't say a word") nei panni del marito di Liberty, diviso dal dubbio se lasciare la propria moglie in balia di Joe pur di non svelare i segreti dei suoi affari o salvare la consorte trascinando con sé politici e gli alti funzionari da lui corrotti.
Una curiosità: il film è stato girato a Vancouver (nonostante l'azione si svolga a Los Angeles) in soli 19 giorni, in tempo reale, per rispecchiare fedelmente la successione degli eventi, con due macchine da presa a riprendere i due protagonisti che nel film non si incontrano mai. In effetti, bisogna dire che alla fine del film si percepisce da parte dei protagonisti una certa stanchezza e traspare una certa fatica, proprio come se realmente fossero stati lei in quella piazza in piedi per un'ora e mezza attaccata a quel carrello e lui con il fucile di precisione appoggiato sulla sua spalla e l'occhio vigile fisso sul mirino.
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