Legami sporchi
Se il valore di un film si basasse sulla quantità di belle ragazze inquadrate, allora Legami sporchi sarebbe senza dubbio un capolavoro.
Così purtroppo non è, o meglio: "non basta", e riaccesesi le luci in sala risulta naturale chiedersi se la tanta bellezza femminile appena ammirata sia stata messa lì per distrarre lo spettatore dalle voragini narrative della storia.
Si, perché "Legami sporchi" sarà pure (a detta del regista Giorgio Molteni) un film fatto per richiamare i sempre più in voga b-movies italiani degli anni 80 (rilanciati da Tarantino all'ultimo festival di Venezia), ma allo stato dei fatti è una versione softporno di soap-opere statunitensi alla Beatiful.

In un'imprecisata città statunitense (sicuramente piccola dato l'altissimo numero di incontri casuali fra i protagonisti), un vecchio riccone muore soffocato mentre subisce una rapina in casa propria. A beneficiarne è la giovanissima moglie (Ines Nobili), una donna tanto sensuale quanto perversa. A sospettare di lei ci pensa la figlia del defunto, che infatti mette sulle tracce della matrigna, e unica ereditiera, un misterioso investigatore privato (Thomas Arana)….

Magari detta così la trama sembrerebbe anche lineare, il fatto è che ho omesso tutto il resto, ovvero una decina di personaggi "importanti" capaci di ingarbugliare la storia tanto da renderla incomprensibile anche al più abile dei risolutore di rebus ( ma forse era semplicemente tutto uno "scherzo" e noi non l'abbiamo capito…).
Dark lady innocenti che fanno di tutto per sembrare colpevoli, assassini che cercano in ogni modo di farsi scoprire, maggiordomi voyeurs che preferisono il pc alla chiave della serratura per guardare la stessa donna denudarsi, prostitute che offrono sesso gratis a chiunque porti una canotta bianca, mogli tradite che vanno col primo che passa, carpentieri che fanno i giardinieri e detective che svolgono indagini in pantofole mangiucchiando savoiardi…Se poi due di loro si incontrano, è sempre l'occasione giusta per fare sesso… Ok, non si cercava il realismo, gli stessi b-movies di un tempo spesso presentavano incongruenze narrative, ma in Legami Sporchi si rasenta la parodia del genere. Seppur non fosse questa l'intenzione però, almeno ci si diverte.

Curiosità: Il film è stato girato in inglese, e ambientato idealmente negli States per andare incontro ad una possibile vendita estera del film (un coraggio sicuramente da lodare a prescindere dal valore del film visto il perenne minimalismo di tanti altri progetti nazionali ). A livello scenografico si è fatto molto per mascherare l'italianità dei luoghi in cui è stato girato (Rimini, Riccione), peccato però che poi si faccia un bel primo piano su di un'auto con tanto di disco orario e bollino blu…

La frase: Questa è la casa della perversione, ed io ne sono l'angelo custode.

Andrea D'Addio

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