|
|
Laissez-Passer
"Se sei tra le sue fauci, non ti può mordere!". Parla Jean Devaivre uno dei protagonisti del nuovo film di Bertrand Tavernier, riferendosi alla "Continental", la casa di produzione cinematografica tedesca che aprì i battenti negli studi di Billancourt, a sud-ovest di Parigi, nel periodo dell'Occupazione in Francia.
Un periodo oscuro che Tavernier fa rivivere, non per rivalutarlo ma semplicemente per raccontarlo, dalla viva voce di due protagonisti che quel tempo lo vissero realmente: Jean Devaivre e Jean Aurenche. Assistente alla regia il primo, sceneggiatore il secondo, entrambi alle prese con la dura realtà di un cinema nazionale difficile da realizzare e una politica ancor più difficile da digerire. Due uomini e due diversi modi di affrontare il momento contingente. Devaivre, sposato con un figlio, accetta di lavorare per Clouzot, regista della Continental, mentre Aurenche rifiuta qualsiasi complicità adattandosi a vivere approssimativamente, con la valigia sempre in mano e scrivendo alacremente nei bar o nelle case delle sue numerosissime donne. Ma il vero soggetto del film è "Il modo in cui i dubbi del primo rinforzano le certezze del secondo, e il coraggio dell'uno illumina l'intelligenza dell'altro", per dirla con Tavernier. Due "lottatori" che combattono in maniera diversa, opposta persino, pur restando fortemente responsabili del proprio lavoro. Devaivre entra in un sistema inaccettabile e restando dietro le quinte raccoglie i documenti segreti che gli capitano tra le mani, percorrendo centinaia di chilometri in bicicletta per consegnarli alla Resistenza; Aurenche preferisce invece combattere con la penna, quasi a viso aperto lanciando il suo dissenso dalle "altezze" dei suoi protagonisti "in costume", che "possono permettersi di dire cose terribili, senza che nessuno se ne accorga".
Con Tavernier il cinema si racconta, rivela i suoi momenti di difficoltà dimostrando una volta ancora la forza e la determinazione della propria arte e di tutti i suoi artisti. Un mondo che "scrive e racconta storie per rischiarare la vita di tutti", sospendendo per qualche istante quella sensazione di tragica ineluttabilità che solo una guerra di tali proporzioni riesce a provocare. Un film che si sviluppa senza fretta e attraverso lo straordinario talento narrativo del regista in grado di creare dei personaggi indimenticabili. Tutti, senza escludere neppure il tedesco direttore della "Continental", Alfred Greven, sono lo specchio di un epoca difficile quanto fondamentale per il cinema come per la Storia. Sebbene accusato da una parte della critica francese di revisionismo, quando non di aver realizzato l'apologia dell'aiuto regista, o l'elogio del film in studio, il film di Tavernier non asseconda alcuna tendenza o giudizio politico. È solamente un sentito omaggio a coloro che come lui oggi, continuarono allora a raccontare storie attraverso le immagini.
Valeria Chiari
Scrivi la tua recensione!
|
Trailer, Scheda, DVD, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Anteprima.
|
|
|
|
I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE:
In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione.
| NEWS
|
|
|
GUIDA TV
|
|
|
|
Il video del momento
Cerca CINEMA
Oggi in TV
Box Office
|