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Kuihua Duoduo - I girasoli
Il girasole, con le sue dimensioni imponenti ed il suo colore brillante è forse il fiore più cinematografico in assoluto. Lo abbiamo visto di recente nello splendido Everything is illuminated, in cui il regista Liev Schreiber ne aveva fatto coltivare un intero campo per ottenere un effetto particolare di luce e colore. Di Ma il girasole è anche un fiore volubile e capriccioso, ed il suo giallo acceso può talore indurre al turbamento e alla sovraeccitazione dei sensi. Non a caso alcuni psicologi, specialmente sull'esempio della pittura di Van Gogh, associano la tonalità abbacinante del girasole alla pazzia.
Ed i girasoli sono i protagonisti assoluti di questo poetico Kuihua Duoduo di Wang Baomin, girato ai piedi delle Montagne dell'ombra, nella Cina occidentale. Si tratta di un film sul potere del passare del tempo, e di come esso possa mutare il cuore degli uomini oltre la colpa ed oltre il rancore, in una storia che non è dettata dalle parole, ma dal potere di una campagna cinese assolata e dai visi sinceri degli attori non professionisti ingaggiati per la realizzazione di questa pellicola. Tra i pochi personaggi che popolano questo film, adatto a chi ama emozionarsi di fronte a brevi gesti controllati e dinanzi ad una natura semplice e quasi familiare, troviamo il cantante folk girovago Yang Yi, molto famoso nel suo paese. Il contributo di questo bardo locale, quasi un Bob Dylan cinese per la sua voce ruvida e per le sonorità acustiche, va ben oltre il semplice accompagnamento. La sua musica, e soprattutto le sue parole offrono infatti all'opera di Baomin un contributo strutturale, con testi di rara bellezza anche nella traduzione italiana.
I girasoli si articola in cinque capitoli, e a ciascuno di essi corrisponde un intermezzo musicale di Yang Yi ed una progressione nella narrazione che intreccia le vite di Xiaogang, appena uscito di prigione per un crimine commesso anni prima, e di altre due donne. Ma l'altro protagonista è la campagna cinese, con la sua economia antichissima e con i suoi pregiudizi antichi (una donna che ha subito violenza è una poco di buono). Ma i cambiamenti economici porteranno forse a dei cambiamenti sociali in Cina? È di non molto tempo fa la notizia dell'imminente abrogazione della legge che vietava i rapporti prematrimoniali. E allora viene da chiedersi, osservando i volti composti dei protagonisti, uniti da un passato misterioso: Fu vera violenza? A prima vista si direbbe di sì, ma potrebbe non essere l'unica spiegazione.
La frase: "Il vento autunnale soffia via il mistero dei girasoli".
Mauro Corso
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