Jakob il Bugiardo
Jakob (il sempre bravissimo Robin Williams, stavolta impegnato in un ruolo drammatico) è il proprietario di un caffè ormai chiuso in un piccolo ghetto ebraico nella Polonia occupata dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. Un giorno, convocato dalla Gestapo, ascolta per caso una trasmissione radio sull'avanzata delle truppe sovietiche su quelle naziste, raccontandolo successivamente ai suoi amici. A quel punto, una volta circolata la notizia, comincia a prendere corpo l'ipotesi che Jakob possieda una radio, crimine punibile con la morte, nonostante lui faccia tutto il possibile per smentire questa assurda bugia. Allora Jakob decide di inventarsi pian piano dei finti bollettini di guerra sulla continua avanzata degli alleati dando cosi nuove speranze e voglia di vivere (grazie alle sue frottole) agli abitanti del ghetto, e contribuendo a ridurre il numero dei suicidi. I tedeschi però vengono a sapere dell'esistenza presunta di questa radio e cercano di rintracciare l'uomo che ha avuto il coraggio di metterla in funzione. Diretto da Peter Kassovitz (alla prima esperienza americana e padre del talentuoso Mathieu) il film si avvale, oltre che di uno straordinario Williams molto a suo agio anche in ruoli drammatici, di un nutrito gruppo di attori molto validi e che danno un immagine molto ben delineata degli abitanti del ghetto. Tra questi spiccano Hannah Taylor Gordon (la piccola vista anche in "Quattro matrimoni e un funerale"), Alan Arkin ("Quattro giorni a settembre"), Liev Schreiber (visto in "Scream 2") e Armin Mueller-Stahl (da poco nelle nostre sale con "Il tredicesimo piano"). Ricorda un po' "La vita è bella " sia perché tratta lo stesso tema facendo ricorso anche a qualche scena umoristica, sia perchè (come nel film di Benigni) il protagonista usa le bugie per sdrammatizzare la difficile situazione. Logico che alla fine non mancheranno gli accostamenti tra i due film.
Scrivi la tua recensione!
|
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale.
|
|
|