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Now You See Me 2

La recensione del film a cura della Redazione di FilmUP.com

di Rosanna Donato06 giugno 2016Voto: 8.5
 

  • Foto dal film Now You See Me 2
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L’attesa è finita: arriva nelle sale italiane “Now You See Me 2” di Jon M. Chu, sequel della pellicola del 2013 diretta da Louis Leterrier e con Isla Fisher, sostituita in quest’occasione dalla sorprendente Lizzy Caplan (“Masters of Sex”). Sono passati tre anni dall’ultima volta che abbiamo ammirato i Quattro Cavalieri destreggiarsi con la magia per trovare il loro posto nell’Occhio, un’organizzazione composta da abili illusionisti che usano i loro trucchi per rubare ai ricchi e dare ai poveri. Il progetto vede nuovamente come protagonisti i Quattro Cavalieri (Woody Harrelson, Jesse Eisenberg, Lizzy Caplan e Dave Franco), questa volta alle prese con una nuova, straordinaria ed eclatante missione.

Un anno dopo aver ingannato l'FBI e aver conquistato il pubblico con i loro spettacoli di magia - che sono sempre volti al bene altrui - gli illusionisti sono pronti a smascherare il magnate della tecnologia Walter Mabry. Quest’ultimo, oltre a voler diffondere la privacy di tutte le persone attraverso un chip, minaccia la vita e la reputazione dei Cavalieri. L’unica speranza è di mettere in scena uno spettacolo al di fuori dal comune, in grado di meravigliare anche lo spettatore più scettico, al fine di rivelare al mondo chi si nasconde dietro il complotto.

Solitamente i sequel tendono a essere deludenti, ma questo non è il caso di “Now You See Me 2”, che fa del colpo di scena continuo la sua arma migliore e il perno su cui si regge il film. Ricca di scene accattivanti e per nulla scontate, la pellicola ha inquadrature che ben si prestano al contesto e alla volontà di far emergere quel senso di surreale che non deve mai mancare in questo genere di film.
Il regista, abile nel riprendere anche i dettagli più significativi senza farli notare - almeno inizialmente - allo spettatore, utilizza effetti speciali ben orchestrati, definiti e spettacolari, che non lasciano nulla al caso e mettono in risalto la straordinarietà dell’evento a cui il mondo sta per assistere o sta assistendo in quel momento.

Nel progetto spicca la volontà di suscitare anche qualche sana risata nel pubblico (alcuni momenti sono decisamente esilaranti e volti a ironizzare su determinati stati d’animo o semplicemente a far ridere lo spettatore senza avere secondi fini).
La colonna sonora di Brian Tyler contribuisce a rendere la narrazione, che ha un andamento a tratti incalzante e a tratti più lento, ancora più incisiva di quanto già non sia. Se proprio dobbiamo trovare il pelo nell’uovo, l’unico problema può essere la durata del film: si tratta di poco più di due ore, che potevano essere ridotte alla canonica ora e mezza/ora e quaranta, se solo il regista avesse mantenuto lo stesso ritmo fino alla conclusione.

C’è da dire però che non sono ore sprecate, perché il soggetto della storia non è banale ma interessante e pieno di sfumature che solo un uomo attento può cogliere. Inoltre, se proprio dobbiamo dirla tutta, - nonostante il tempo della proiezione - è difficile annoiarsi dinanzi ad uno show così sublime. Certo, il tutto dipende dall’interesse dello spettatore per il genere. A emergere sono diversi temi, primo fra tutti la presa di consapevolezza dei Quattro Cavalieri che uniti si può superare qualsiasi ostacolo, anche il più torrido.
Il problema diventa più grande quando l’ego di un uomo si mette in mezzo, ma per capire cosa intendiamo dovrete vederlo al cinema.

Abbiamo già potuto apprezzare nel primo capitolo Dylan Rhodes, interpretato da Mark Ruffalo, che è riuscito a superare notevolmente le attese e a mostrare con il semplice sguardo il dramma interiore che l’uomo vive ogni giorno dovuto alla morte del padre anni prima. A colpire è senza dubbio la new entry Lizzy Caplan, che ha dato il volto a uno dei personaggi più strani, divertenti e stralunati che si siano mai visti. Una menzione speciale va a Woody Harrelson, il quale nel lungometraggio interpreta ben due figure e lo fa dando un taglio preciso a entrambe. Di certo non rischiate di confonderli. Nulla da dire su Eisenberg, che è stato in grado di dimostrare ancora una volta le sue doti recitative e ‘illusionistiche’.
Il film gode di un cast d’eccezione ed è per questo che citarli tutti non ha senso: erano tutti perfettamente in parte, anche se ci saremmo aspettati qualcosa di più da Daniel Radcliffe.

Ciò che emerge è l’imprevedibilità del racconto. Se pensate di aver già capito tutto, vi sbagliate di grosso. Nella pellicola, infatti, sono molti i momenti che vi lasceranno a bocca aperta, i segreti che saranno svelati e che vi porteranno sulla cattiva strada. Il tutto diverrà più chiaro solo alla fine, ma d’altronde il punto forte di “Now You See Me” è sempre stato il finale sbalorditivo e anche in questo caso il creatore non si smentisce.
Visto le premesse, non possiamo fare altro che consigliarlo a tutti, anche ai bambini appassionati di magia.


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