Il velo dipinto
Penetrante, intensa e acuta analisi sull'Amore: "Il velo dipinto" si presenta come un lungo percorso di crescita interiore per Naomi Watts, qui nei panni dell'acerba Kitty Fane, sposa per comodo al marito Walter, alias Edward Norton, impacciato dottore specializzato in batteriologia. Insieme, i due ci regalano un viaggio straordinario nella Cina degli anni Venti: quella della povertà, delle malattie infettive, delle rivolte e della vita.

Il film è un drammatico-sentimentale di quelli che verrebbe da dire "come ce ne sono tanti": e invece non è così, non in questo caso, non quando una pellicola viene illuminata dal talento (vero, non pubblicizzato) di due attori come la Watts (reduce dai calori di King Kong) e Norton (sempre più impegnato a voler interpretare, riuscendoci, qualunque ruolo) capaci di tenere alta l'attenzione del pubblico nel loro lungo percorso verso la comprensione reciproca. Non si può parlare di stereotipo drammatico quando la pellicola presenta un cast tecnico di talento: regia ispirata quella di John Curran, fatta di paesaggi bellissimi e interessanti soluzioni narrativo-visive (inserimento di flash-back, anche se solo inizialmente, e buoni movimenti di camera); sceneggiatura affatto scontata e motivo d'orgoglio per Ron Nyswainer, portato in gloria dal film "Philadelphia"; e musica avvolgente e insinuante, firmata da Alexandre Desplat, perfetta con il ritmo, anche emotivo, del film e che pare non accostarsi ad alcun altro genere. Originali.

Tratto dal romanzo del 1925 di Somerset Maugham, "Il velo dipinto" vuole spiegare l'Amore, quello vero, quello silenzioso e immobile della pazienza, della tenacia, della forza del tempo. E lo fa attraverso gli occhi della protagonista Kitty, viziata e aristocratica, che si ritrova suo malgrado in un viaggio ai confini della Cina, nelle terre colpite dal colera. Pur tra alti e bassi (forse troppo lenti alcuni passaggi centrali) il film non scivola mai nel patetico o nel luogo comune, riuscendo a mostrare la sua vera natura psicologica e coinvolgendo pienamente. Sorpresa.

"Il velo dipinto" è un film da consigliare, se non per l'originalità allora per l'intento che ha di voler comunicare qualcosa di nuovo, e avvolgente, allo spettatore. Incantato.

La frase: "...Quando amore e dovere coincidono, allora la grazia è dentro di te..."

Diego Altobelli

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