Il canto di Paloma
Il superamento delle tragedie personali di una storia collettiva prevede un lento decorso di dolore e paura. Nel ventennio 1980-2000, la guerra civile che in Perù ha coinvolto forze governative, guerriglia di Sendero Luminoso e gruppi paramilitari è costata 69 mila vittime stimate e anche frequenti stupri, specialmente ai danni di donne indios.

Tratto dal libro "el Mito del jani o el susto de la medicina andina" di Federico Sal y Rosas, e patrocinato da Amnesty International, decolla in un potente attacco il secondo film di Cludia Llosa Bueno ("Madeinusa" era stato selezionato per rappresentare il paese sudamericano agli Oscar), con madre e figlia che si parlano cantando frasi improvvisate sul momento, come se la memoria dell’orrore vissuto dalla prima trovasse solo quella via per esprimersi. Persa in un’esplicita periferia urbana di montagne desertiche e baracche, una giovane donna profondamente traumatizzata (- "sei vergine?" - "non lo so"), silenziosa, timida, in sobri abiti dimessi, sopravvive da inespressivo automa. Prigioniera qual’è di superstizioni popolari ("il latte della paura" delle mamme violentate), sensibilità e spiritismo propri ("ho visto tutto dal tuo ventre" e "le anime in pena" che vagano in strada) e l’egoismo indifferente della ricca signora presso cui lavora come domestica.
Eleganti, simboliche istantanee alternano il poetico (le mani che si avvicinano raccogliendo perle cadute a terra, zio e nipote separati dalla "X" di un addobbo di stoffa) e il grottesco (la potatura delle radici della patata inserita nella vagina, la fossa scavata per la piscina, il letto con sopra il vestito da sposa e sotto il cadavere), riprendendo il vitale umorismo latino presente nei matrimoni quanto nei funerali (le nozze collettive, il rinfresco che non viene lasciato sul tavolo ma gira avanti e dietro solo per far bella figura, le bare dipinte a tema). E un notevole occhio registico (valso l’Orso d’Oro al Festival di Berlino) le incastona in una sofferta via di liberazione femminile.

La frase: "Dobbiamo cantare per dimenticare, per cancellare nostra paura".

Federico Raponi

Scrivi la tua recensione!


FilmUP
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale.














I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE:
In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione.

Il video del momento
Attenzione!
Per poter vedere questo video hai bisogno di Flash, se devi installarlo segui il link:

Installa Flash
Trailer italiano (it) per Me contro Te - il film: Vacanze in Transilvania (2023), un film di Gianluca Leuzzi con Sofia Scalia, Luigi Calagna, Antonella Carone.

Tra i nuovi video:
Cerca CINEMA
Film:
Città:
 
Provincia:

I film al cinema nelle sale di: Roma, Milano, Torino, Napoli, Palermo, Bari, Genova, Firenze Bologna, Cagliari, tutte le altre città...
Oggi in TV
Canale:
Orario:
 
Genere:
Box Office



© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: