Hunger Games - Il canto della rivolta: parte 2
Oggi esce in sala il secondo e ultimo capitolo del terzo film della trilogia di Suzanne Collins, intitolato “Hunger Games – Il Canto della Rivolta: parte 2”.
La storia riprende da dove l’avevamo lasciata: Katniss riesce a far liberare Peeta dalle grinfie di Snow e, quindi, di Capitol City. Ma, come sappiamo, il ragazzo ne uscirà con un lavaggio di cervello in piena regola, in quanto convinto che tutto ciò che si è verificato fino a quel momento sia colpa della Ghiandaia Imitatrice ed è per questo che il suo unico obiettivo è quello di ucciderla, anche se non mancheranno lunghi attimi di lucidità. Katniss, interpretata da una sbalorditiva Jennifer Lawrence, vuole portare avanti una guerra contro Snow, con lo scopo di eliminarlo definitivamente ed evitare così altri spargimenti di sangue a Panem.
Ma sarà lui la vera minaccia o sarà qualcun altro a dare del filo da torcere alla nostra eroina? Per liberare il mondo distopico nel quale è ambientato il lungometraggio, viene organizzata una sorta di spedizione comandata da Boggs e composta – tra i tanti – da Katniss, Gale e Peeta. Non mancheranno trappole e tranelli pericolosi, come esplosioni, litri di petrolio pronti ad uccidere chiunque incontrino e agguati.
Ci saranno molte vittime come abbiamo sempre visto agli “Hunger Games” e anche molte scene abbastanza prevedibili. E’ facile intuire, infatti, quando succederà qualcosa. Non trattandosi di un horror, anche se alcuni elementi di questo genere sono presenti, non è una grave mancanza, ma sicuramente l’imprevedibilità avrebbe reso le scene più intense e scioccanti.
Un altro elemento che, purtroppo, emerge nel film è la semi-totale mancanza di compensazione tra le scene lente e a dir poco sottotono e quelle d’impatto, emotive, empatiche. Si alternano momenti di assoluta noia, probabilmente a causa della lunghezza della pellicola (in qualche modo doveva essere allungato il brodo), ad attimi di azione pura e rivoluzionaria, ma in un’arena un po’ diversa: il sottosuolo. E mentre l’obiettivo si avvicina, muoiono persone che conosciamo sin dal primo progetto, cambiano le circostanze e si fa largo la ‘paura’ di essere scoperti.
Quando l’ennesima esplosione irrompe sullo schermo, quella più importante e decisiva, non sarà facile per Katniss andare avanti, accettare quanto successo. Questa volta l’eroina vuole la sua vendetta. E se non fosse stato Snow la causa di quest’ultima esplosione, la più terribile e dolorosa per chiunque abbia un cuore? Una scena straziante, che mette in luce le debolezze, ma anche il forte carattere e la grande determinazione della protagonista della saga. Perché tutti, vuoi o non vuoi, hanno un punto debole, come per Achille lo era il tallone. Colpita al cuore, Katniss si troverà in mezzo ad un bivio: a chi credere?
È una colonna sonora degna di essere chiamata tale quella della pellicola, la cui sceneggiatura - ben scritta e articolata - segue in linea di massima tutti gli avvenimenti dell’ultimo romanzo della scrittrice, con l’aggiunta però di una scena inedita realizzata apposta per il film. Ci sarà anche spazio - forse pure troppo - per l’unica storia d’amore che aspettavamo da tempo immemore, quella tra Katniss e Peeta, che riuscirà a ritrovare se stesso nonostante i recenti e rari (... peccato! Sarebbe stato interessante vedere strategie più elaborate) tentativi di uccidere la sua amata.
La frase:
- "Dammi una sola ragione per non ucciderti"
- "Non ce l’ho".
a cura di Rosanna Donato
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