The Girlfriend Experience
Steven Soderbergh, vincitore di un Oscar per il film "Traffic" e regista della famosissima serie di film su Danny Ocean e la sua banda di ladri gentiluomini, porta al Tribeca Film Festival nella sezione Spotlight il suo ultimo esperimento, "The Girlfriend Experience".
Il film mostra la vita di tutti i giorni di una sofisticata prostituta di alto bordo a New York, interpretata dalla famosa e giovanissima attrice di film pornografici Sasha Grey. La bella Chelsea promette ai suoi danarosi clienti degli appuntamenti nei quali il rapporto sessuale è solo il coronamento della serata, infatti, come qualsiasi perfetta fidanzata li accompagna a cena, al cinema ed è pronta ad ascoltarli per ore mentre si lamentano della crisi economica e dell’effetto che ha avuto sulle loro carriere. Naturalmente, però, per questo servizio si fa pagare profumatamente.
Chelsea è riuscita a costruire anche un rapporto sentimentale stabile con Chris, personal trainer di professione che non ha il minimo problema a convivere con una prostituta, anzi la supporta pienamente nel suo lavoro. Entrambi, da bravi newyorkesi, cercano di migliorare la propria posizione professionale affidandosi a consulenti e web master che possano aumentare la loro clientela. La coppia si trova di fronte ad un bivio solo quando Chelsea si accorge di provare attrazione per un cliente con il quale decide di partire per il week end.
Soderbergh gira il film in alta definizione e si permette così il lusso di lasciare ai suoi personaggi, quasi tutti attori non professionisti, la possibilità di improvvisare e di esplorare diverse soluzioni interpretative. La bella Sasha Grey, per una volta che recita quasi sempre vestita, riesce a rappresentare al meglio una donna seducente che si e’ costruita una facciata per soddisfare i suoi clienti senza mai lasciarsi toccare dal lato degradante della professione. Le inquadrature sono spettacolari, così come le location scelte, il film però è talmente distaccato che risulta essere poco interessante anche a causa del montaggio non lineare che a volte confonde gli spettatori. Per nulla convincente il rapporto sentimentale tra i due protagonisti che non riescono a dar vita alla magia di una vera relazione.
La frase: "If they wanted you to be yourself, they would not be paying you (Se volessero la vera te stessa, non ti pagherebbero)".
Elena Maria Manzini
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