FilmUP - Recensione: From Paris with Love

From Paris with Love
Il titolo della terza fatica registica del direttore della fotografia Pierre Morel, già autore dei movimentatissimi "B-13" (2004) e "Io vi troverò" (2008), richiama inevitabilmente alla memoria quello di "007-Dalla Russia con amore" (1963) di Terence Young.
D’altra parte, proprio come nella memorabile seconda avventura cinematografica di James Bond, è un mix di storia d’amore, action-movie e trama spionistica quello che vede l’agente segreto sotto copertura James Reece (Jonathan Rhys Meyers), innamorato della bella Carolina (Kasia Smutniak), affiancato a Charlie Wax (John Travolta), collega della Cia dai modi tutt’altro che raffinati, inviato a Parigi dal quartier generale per sventare un attentato terroristico.
Quindi, con uno scatenato e rozzo John Travolta che, caratterizzato da capo rasato e pizzetto, lascia decisamente il segno, e un Jonathan Rhys Meyers adeguato comprimario di classe, è soprattutto sul rapporto progressivamente instaurato tra i due protagonisti che si articola il soggetto di Adi Hasak e Luc Besson, anche produttore dell’operazione come già successo per i due precedenti film di Morel.
Ma, mentre la coppia fa scintille, continuamente alle prese con sparatorie, fiumi di cocaina e inseguimenti lungo i boulevard, non sembra cavarsela male neppure la polacca Smutniak, tornata sullo schermo dopo il tanto criticato "Barbarossa" (2009) di Renzo Martinelli per trovarsi coinvolta in un violento concentrato d’azione e adrenalina politicamente scorretto e non privo d’ironia.
Violento concentrato d’azione e adrenalina che, pur senza risultare particolarmente originale, non permette allo spettatore di chiudere occhio; rivelandosi altamente coinvolgente non solo grazie alla simpatia sprigionata dall’avvincente accoppiata su cui si costruisce, ma anche e soprattutto alle notevoli capacità tecniche del suo regista, ormai vera e propria garanzia per tutti gli amanti del veloce filone tempestato di pallottole volanti e liberatoria eliminazione dei cattivoni di turno.

La frase: "Se vuoi fare l’agente segreto devi muoverti come un agente segreto".

Mirko Lomuscio

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