FilmUP.com > Forum > Tutto Cinema - 1vs1, 1 con 1, 1 e 1. I rapporti di Michael Mann: MIAMI VICE
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FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > 1vs1, 1 con 1, 1 e 1. I rapporti di Michael Mann: MIAMI VICE   
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Autore 1vs1, 1 con 1, 1 e 1. I rapporti di Michael Mann: MIAMI VICE
Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 21-10-2006 12:25  
quote:
In data 2006-10-21 01:56, gatsby scrive:
quote:
In data 2006-10-19 10:31, Ayrtonit scrive:
l unico appunto è questo: voglio vedere mann alle prse con un altro genere di film; abbiam capito che qui è forte,ma basta pistole, basta poliziotti, basta criminali. io aspetto che si prenda un rischio vero e si butti!



Scusa Ayrtonit, capisco che on hai visti altri di Mann (e nonostante questo dicevi che non era un regista che ti ispirava) però certe volte basterebbe una ricerca su Internet prima di emettere queste considerazioni così oggettivamente errate. E' facile trovare la filmgrafia di Mann, vedrai che di polizieschi ne ha fatti quasi ocme il resto di "generi2 di film. Che poi comunque i suoi non sono film di genere, e se anceh lo sono, non lo sono mai allo stesso modo.



ho letto su tuo consiglio (di cui ti ringrazio) tutta la filmografia di mann.
ha girato, a quanto dice il morandini, 11 film.
gli unici nelle cui trame non ho letto le parole "violenza" e "criminale" sono la fortezza l ultimo dei mohicani e ali.
8 su 11 invece parlano di carceri, omicidi, criminali, poliziotti, serial killer, polizia etc.. per me un pò fissato con questi temi lo è eccome. che poi non siano film di genere, d accordo con te. ma le vicende raccontate hanno un sottofondo comune.
ragion per cui lo apprezzo molto, ma non lo amerò MAI. tutto qua.

_________________
IL PUBBLICO MI FISCHIA MA IO MI APPLAUDO.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Ayrtonit il 21-10-2006 alle 12:25 ]

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VincVega

Reg.: 15 Dic 2003
Messaggi: 453
Da: Rimini (RN)
Inviato: 21-10-2006 12:48  

[/quote]
ho letto su tuo consiglio (di cui ti ringrazio) tutta la filmografia di mann.
ha girato, a quanto dice il morandini, 11 film.
gli unici nelle cui trame non ho letto le parole "violenza" e "criminale" sono la fortezza l ultimo dei mohicani e ali.
8 su 11 invece parlano di carceri, omicidi, criminali, poliziotti, serial killer, polizia etc.. per me un pò fissato con questi temi lo è eccome. che poi non siano film di genere, d accordo con te. ma le vicende raccontate hanno un sottofondo comune.
ragion per cui lo apprezzo molto, ma non lo amerò MAI. tutto qua.

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[ Questo messaggio è stato modificato da: Ayrtonit il 21-10-2006 alle 12:25 ]
[/quote]Aggiungi anche Insider a quelli non violenti...
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Mi piacciono i killer. Qualunque cose gli fai, non ti senti mai in colpa. Al contrario, peggio li conci, meglio ti senti. Marv

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 23-10-2006 23:48  
questo film è bellissimo

le immagini sono splendide
mi piace come Mann guarda con la mdp

ed anche gli attori sono davvero bravi

e la sceneggiatura non cade in dialoghi banali da comuni film d'azione

belle anche le musiche originali di Murphy


_________________
For relaxing times make it Suntory time

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Hawke84

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 5586
Da: Cavarzere (VE)
Inviato: 24-10-2006 00:48  
quote:
In data 2006-10-21 12:25, Ayrtonit scrive:
gli unici nelle cui trame non ho letto le parole "violenza" e "criminale" sono la fortezza l ultimo dei mohicani e ali.
8 su 11 invece parlano di carceri, omicidi, criminali, poliziotti, serial killer, polizia etc.. per me un pò fissato con questi temi lo è eccome. che poi non siano film di genere, d accordo con te. ma le vicende raccontate hanno un sottofondo comune.
ragion per cui lo apprezzo molto, ma non lo amerò MAI. tutto qua.


che tristezza..
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perchè l'italiano è sempre quello che va piano quando vede la macchina della polizia e appena passata corre oltre il limite.

[anthares]

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 24-10-2006 10:35  
quote:
In data 2006-10-24 00:48, Hawke84 scrive:
quote:
In data 2006-10-21 12:25, Ayrtonit scrive:
gli unici nelle cui trame non ho letto le parole "violenza" e "criminale" sono la fortezza l ultimo dei mohicani e ali.
8 su 11 invece parlano di carceri, omicidi, criminali, poliziotti, serial killer, polizia etc.. per me un pò fissato con questi temi lo è eccome. che poi non siano film di genere, d accordo con te. ma le vicende raccontate hanno un sottofondo comune.
ragion per cui lo apprezzo molto, ma non lo amerò MAI. tutto qua.


che tristezza..



vabbeh è senz altro un mio limite. tra l altro prima di venire su filmup un fim del geenre non sarei neppure mai andata a vederlo. ora l ho fatto, l ho apprezzato, ma non lo amerò mai perchè cmq il cinema preferito resta altro.
è un discorso cosi assurdo?

che poi senza offesa per te hawke, ma quelli che arrivano qui,leggono un commento e rispondono con "tszk, che tristezza, oh signur e tante faccine belle" mi deludono perchè son proprio coloro che avrebbero mezzi verbali per spiegare, ma presi da una certa supponenza non si abbassano a farlo con me.
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"In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

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Hawke84

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 5586
Da: Cavarzere (VE)
Inviato: 24-10-2006 11:32  
è semplicemente un discorso che mette tristezza..non vedo cosa ci sia da argomentate.
"è come dire "odio i film dove il protagonista porta gli occhiali e guida una moto". o "detesto le canzoni nella cui partitura compare almeno un re minore". o "non sopporto i quadri in cui appare qualcosa di rosso"." (cit.)

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 24-10-2006 11:40  
quote:
In data 2006-10-24 11:32, Hawke84 scrive:
è semplicemente un discorso che mette tristezza..non vedo cosa ci sia da argomentate.
"è come dire "odio i film dove il protagonista porta gli occhiali e guida una moto". o "detesto le canzoni nella cui partitura compare almeno un re minore". o "non sopporto i quadri in cui appare qualcosa di rosso"." (cit.)


d accordo, è un tuo sentimento del tutto soggettivo e particolare...io per esempio non diverrei triste di fronte a una persona che odia quadri con il rosso, per quanto credo ci sia una bella differenza tra il non amare film d azione e il detestare il colore rosso nei dipinti. lo troverei curioso e bizzarro e forse mi chiederei perchè quella persona odia il rosso. ma certo non vedo perchè divenire triste.
cmq se per te il non amare film d azione è triste, mi spiace.
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DEMONSETH

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Hawke84

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 5586
Da: Cavarzere (VE)
Inviato: 24-10-2006 12:02  
guarda Silvia, un conto è dire i film d'azione non mi piacciono un conto è snobbare un'intera filmografia (di uno come Mann, mica Cicciopazzo) perchè nelle sinossi hai letto parole come "carceri, omicidi, criminali", e dopo che ti si è detto che con Mann l'accezione di "film di genere" non è propriamente valida.
Trovo impensabile saltare a piè pari un autore partendo dal ragionamento che avevi impostato prima, incentrato su delle sinossi.
Boh. Ti posso dire prova con Insider se non vuoi trovarti di fronte a criminali e poliziotti. Ci sono giornalisti e avvocati...loro sono ammessi?

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 24-10-2006 13:55  
quote:
In data 2006-10-24 11:32, Hawke84 scrive:
"è come dire "odio i film dove il protagonista porta gli occhiali e guida una moto". o "detesto le canzoni nella cui partitura compare almeno un re minore". o "non sopporto i quadri in cui appare qualcosa di rosso"." (cit.)


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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 24-10-2006 14:42  
quote:
In data 2006-10-24 12:02, Hawke84 scrive:
guarda Silvia, un conto è dire i film d'azione non mi piacciono un conto è snobbare un'intera filmografia (di uno come Mann, mica Cicciopazzo) perchè nelle sinossi hai letto parole come "carceri, omicidi, criminali", e dopo che ti si è detto che con Mann l'accezione di "film di genere" non è propriamente valida.
Trovo impensabile saltare a piè pari un autore partendo dal ragionamento che avevi impostato prima, incentrato su delle sinossi.
Boh. Ti posso dire prova con Insider se non vuoi trovarti di fronte a criminali e poliziotti. Ci sono giornalisti e avvocati...loro sono ammessi?


ti dò ragione.
ma è proprio questo il punto: che io non snobbo michael mann, tanto è vero che sono andata a vedere miami vice,e ho anche detto che è un ottimo film, che mann ci sa fare tc etc.
ho solo detto un piccolo appunto: quella che volgarmente chiamiamo trama a me non è piaciuta, nè qui nè in collateral.
ciò non vuol dire nè snobbare nè schifare un regista.

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 24-10-2006 18:41  
solo un piccolo post per dire che ho trovato il film una ficata pazzesca

i personaggi non sono personaggi ma monumenti all'action movie

le musiche sono da urlo

e la regia di Mann una cosa dell'altro mondo
ha ragione tristam:il cinema è qui

in altre parole mi scopro il capo e mi inchino
_________________
http://trifo.blogspot.com

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 24-10-2006 19:39  
Devo assolutamente andarlo a vedere. Adoro Mann!
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 24-10-2006 20:05  
quote:
In data 2006-10-24 18:41, kagemusha scrive:

i personaggi non sono personaggi ma monumenti all'action movie



questa è una frase da prendere proprio alla lettera, secondo me...
se vogliamo i personaggi principali di questo film, seguendo una linea che partiva da Heat e passava per Collateral, sono la notte e il territorio urbano...
una notte che, grazie al digitale ad alta definizione, è veramente notte, e Mann è riuscito a coglierne per la prima volta anche il suono, così violento e tagliente...

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Hawke84

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 5586
Da: Cavarzere (VE)
Inviato: 24-10-2006 22:47  
approfitto dello spunto e incollo quello che ho scritto nel mio blog:

Michael Mann non ha bisogno di presentazioni, e tanto meno hanno tale esigenza gli agenti Sonny e Rico. Non perché abbiano qualcosa da spartire con i personaggi omonimi del telefilm omonimo, ma perché li vediamo sin da subito stagliarsi sullo sfondo tremante ed indefinito di una metropoli notturna, prendendone le distanze, ergendosi almeno figurativamente ad emblema della disillusione, come nel più classico dei “western metropolitani” manniani. Abbiamo già tutto sotto gl’occhi.
In fondo non c’è poi molta differenza tra l’agente Sonny, che prima salva il suo amore e poi lo lascia scivolare dietro di se, e il criminale Neil di Heat che scappa dalla polizia abbandonando la sua lei. E nemmeno il dottor Wigand di Insider è diverso da loro quando tradisce gli affetti familiari per non trasgredire la propria etica.
E poi, davvero abbiamo bisogno di una altro paio di (anti)eroi dal passato inglorioso e con qualcosa da riscattare? Abbiamo bisogno di una sceneggiatura che preveda almeno una sequenza in cui vengono esplicitati a parole passato, presente complessato e intenzioni future dei nostri eroi per sentirci soddisfatti della profondità dei personaggi? Mann parla e ci dice tutto con la forma, con le immagini, con la loro (in)consistenza, con i labirinti cromatici, con le rifrazioni, con il contrasto tra lunghissimi campi suggestivi, fatti di paesaggi dai contorni sfuggenti in cui si perdono cose ed individui, e dettagli ravvicinati, sempre mossi sempre di passaggio, di volti, oggetti, gesti, sguardi. Il rapporto conflittuale tra il tutto, l’infinito, ed ogni sua parte rientra perfettamente nel disegno manniano di un mondo in cui tutto appare transitorio, amletico, sospeso ed ogni individuo è impotente perché destinato a vivere la propria felicità solo di fuggita.
Gia basta la macchina da presa che coglie ed isola per pochi istanti la distrazione dell’agente Sonny perso a guardare il mare mentre nella stanza si sta discutendo “d’affari”.
Sono tocchi di maestria, di finezza, che danno profondità o semplicemente restituiscono umanità al tortuoso e pericoloso gioco di dissimulazioni ed inganni che rischia di assuefare le due talpe.
Mann dopotutto non fa altro che riprendere e continuare il suo perenne discorso esistenziale nell’ennesimo film d’autore travestito da action movie. Sta volta imperfetto, frastagliato, Mann vuole grana e convulsione anziché la patina, calcola e assembla, a tratti macchinosamente, un giocattolone complesso: adulto.

Non c’è da stupirsi se gli amanti dell’adrenalina rimangono soddisfatti a metà, o per nulla, gli scontri a fuoco sono pochi e spalmati nelle due ore saltano fuori come scaglie di cioccolata in una stracciatella con troppo fiordilatte.
Mann vuole prendersi tutto il tempo possibile per arrivarci, a queste scene, dilata alcune situazioni quanto basta a farci partecipare al sottile gioco psicologico tra buoni e cattivi (similmente a quello che succedeva anche in Manhunter) dove i confini tra realtà e finzione, tra sentimento autentico e fittizio si fanno sempre più magri ed impalpabili.

Alla fine, il disinganno, la dedizione al proprio lavoro che li porta a voler continuare anche quando ci si potrebbe ritrarre (la stessa del killer Vincent di Collateral), prevalgono ineluttabilmente e l’infelicità dell’uomo ritorna sovrana.
Se Sonny pare dunque destinato alla stessa fine di ogni personaggio manniano che si rispetti, un imprevedibile, almeno per me, colpo di reni finale lascia invece aperto qualche spiraglio di gratificazione per l’agente Rico.
O magari la risoluzione appare solo superficialemente incompleta: che la sua compagna si riprenda oppure no, comunque vadano le cose, Ricardo 'Rico' Tubbs sarà in ogni caso destinato ad una lotta infinita e titanica contro il proprio mestiere, i propri doveri morali, le proprie responsabilità per preservare ciò che ama.
Tanto, a conti fatti, vittoria e sconfitta sono per Mann due facce di una stessa medaglia.
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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 24-10-2006 23:09  
Bellissimo post...
In effetti soprattutto Heat mi ha portato a riflettere su Mann come, in fondo, un regista di western, con le skyline metropolitane come la Monument Valley per Ford...
non sono d'accordo solo sulla locuzione "film d'autore travestito da action movie", penso che gli action di mann siano action movie come andrebbero fatti, con all'interno una parte consistente di astrazione, come nelle caratteristiche del genere.
D'altra parte Mann stesso ha detto a Duel "Questo non è un film di Bergman travestito da action movie".
Ma in fondo si tratta più che altro di una disputa nominalistica, e la risposta di Mann somiglia al vecchio understatement dei grandi autori del cinema classico, confermando come egli sia ormai davvero uno di essi...

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