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Autore Scoop di Woody Allen
badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 22-10-2006 12:49  
film molto molto gradevole,che scorre via con piacere.evidenti i richaimi con match point in chiave comica(se vogliamo,i due film messi assieme potrebbero tirar fuori una sorta di melinda e melinda 2).molto presente ma in fondo per nulla pesante la sensazione di deja-vu(d'altronde,essendo un Autore con oltre 30 film alle spalle,è anche ovvio che i temi,le battute,le macrotrame tornino),che affiorano per le visioni di omicidio a manhattan e lo scorpione di giada(come match point ricordava,a livello di pura trama,crimini e misfatti).molto molto brava la scarlett nel primo ruolo leggero della carriera,passabile pure jackman,già nobile inglese nel tremendo kate e leopold,allen rifà se stesso.chi gli è affezzionato,non rimarrà deluso.in compenso,in un giornale distribuito al mio cinema,c'è una recensione che lo devasta senza minima pietà
ciao!

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 22-10-2006 15:45  
quote:
In data 2006-10-21 17:35, quentin84 scrive:
Paragonare Allen ad Hitch è molto più sensato che confrontarlo con Almodovar anche perchè Woody cita il maestro inglese in continuazione (Matchpoint, Misterioso omicidio a Manhattan, e infine Scoop).
Che quello di Allen sia "onanismo masturbatorio" è una tua legittima opinione,AlZayd. Io penso che Hitch, Almodovar ed Allen abbiano tutti e tre, in maniera diversa ma ugualmente valida, messo parte di se stessi nelle loro opere (ma quale artista non lo fa ?).Questo è vero sopratutto per Woody che fin dagli esordi si è messo in gioco in prima persona ironizzando sui suoi problemi e anche sulle sue "perversioni" creando un vero e proprio personaggio ( le battute che ti fanno tanto schifo sono parte integrante di questo "personaggio") che tu, AlZayd detesti ma che io adoro per una serie di ragioni che ti ho già spiegato.

Mi è piaciuto molto il paragone che hai fatto con Humbert , forse Woody (mi riferisco al Woody cinematografico , naturalmente specie quello di Manhattan e Scoop) ne è una sua versione ironica e comica, io in questo non ci vedo nulla di male anzi penso che gli sia riuscito proprio bene.



Caro Quentin, fermo restando che le opinioni sono tutte sacrosante e degno di rispetto, mi permetto di dirti che una citazione non basta per un confronto comparativo, per una "somiglianza". Il 90 per cento degli attuali registi sarebbero altrimenti tutti Wilder, Hitch, Welles, de Palma, Bunuel, Lang, ecc, ecc, ecc. Tra Hitch e Allen.., ma manco mi ci metto a dirlo perchè un'aquila non ha nulla a che spartire con una quaglia. Le assonanze, puramente "biografiche", inerenti ai rispettivi tracciati storico-esistenziali, che ho cercato di evidenziare tra Almodovar e Allen, a mio avvisio ci sono tutte. Ciò non vuol dire, anzi, ma l'ho già ben specificato, che il paragone cada sui rispettivi risultati artistici. In Almodovar la "perversione" sfoga nello humor sempre fresco e novello, sagace, figlio della nostra cultura popolar-proletaria, al massimo borghese illuminata... va', nel disincato, nella poesia trasfigurante, universalizzante; in Allen resta sul piano del più (inutilmente) malcelato e volgare autocompiacimento radical chic di "classe", che non raggiunge quello stato di grazia che si chiama arte, linguaggio universale. Ma quante volte lo avrò scitto... Non chiedetemelo più, inutile, tanto nessuno di noi se ne avvantaggia da questa contrapposizione, parliamo d'altro.
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 22-10-2006 18:17  
Quindi secondo te Almodovar sarebbe un "proletario" mentre invece Allen è il tipico intellettualoide borghese decadente.

Una visione interessante, ma un po' troppo manichea per i miei gusti.Ho l'impressione che tu sia uno "snob al contrario", AlZayd.

Ma su una cosa hai pienamente ragione : meglio parlare d'altro.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 22-10-2006 alle 18:19 ]

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 22-10-2006 20:53  
ma quello che non capirò mai è per quale motivo lo yuppie borghese radical chic "de glasse" dev'essere una merda. Allen racconta sé stesso e il suo mondo; se questo non ci piace amen, ci mancherebbe, ma non per questo mi precluderei la possibilità di godere lo stesso dei suoi film.

che poi Allen l'ambiente radical chic lo odia dall'interno, basta guardare la scena della festa al MOMA in Manhattan.
"Sembrano il cast di un film di Fellini..."
(ahahaha)
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 22-10-2006 21:45  
quote:
In data 2006-10-22 18:17, quentin84 scrive:
Quindi secondo te Almodovar sarebbe un "proletario" mentre invece Allen è il tipico intellettualoide borghese decadente.

Una visione interessante, ma un po' troppo manichea per i miei gusti.Ho l'impressione che tu sia uno "snob al contrario", AlZayd.

Ma su una cosa hai pienamente ragione : meglio parlare d'altro.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 22-10-2006 alle 18:19 ]



No. Nessun manicheismo, si tratta di guardare in faccia la realtà. Dico che Almodovar trae i suoi "umori" da radici autenticamente popolari, da elementi della nostra bella e buona, antica cultura umanistica europea. Nel suo cinema così vibrante, colorato e sincero, pur senza essere "populista", si possono specchiare le persone di "tutti i giorni". Persone "normali" e "anormali", secondo il comune senso morale, spesso biecamente moralistico, del pudore, che la sua Arte trasfigura. Tutti hanno pari dignità, tutti sono ritratti con amore e con spiccato senso della poesia. Il suo essere Kitsch è assolutamente autoironico, ha i colori della Corrida (rosso, giallo, nero: estasi, vita, morte, essenza della vita) e lui lo indossa con grazia e leggerezza, come una ghirlanda di fiori freschi. Almodovar, da buon spagnolo, ha il "duende"; nelle sue vene scorre sangue "flamenco", dunque assorbe e restituisce la magia dell'oriente.
Allen invece rappresenta un patetico residuato di un mondo tetro e grigio, quella "mela" un tempo gloriosa (si fa per dire: tolti i jazzisti, i "coolsteristi", "hipstersisti", "boppisti".., il resto è borsisti, yuppi, intellettualismo radical cick e autocelebrativo, snobista..) ora irrimediabilmente bacata, con lui dentro, vermicello triste ancora in cerca di un autore, a sciorinare il suo repertorio di battute più rinsecchite di uno stoccafisso! Non riuscendo egli ad essere autore di se stesso. Qualche cineasta dovrebbere prima o poi metterlo in scena. Il suo kitsch è mortuario, si sente odore del disfacimento, di una mistura di Chanel e cadaverina, come certe baldracche che hanno paura di invecchiare serenamente e che ricorrorrono al maquillage che le rende ancora più insensatamente finte e fatiscenti.

Ti avevo avvertito, Quentin...

Io snob? Può darsi. Per fortuna.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 22-10-2006 21:53  
quote:
In data 2006-10-22 20:53, sandrix81 scrive:
ma quello che non capirò mai è per quale motivo lo yuppie borghese radical chic "de glasse" dev'essere una merda. Allen racconta sé stesso e il suo mondo; se questo non ci piace amen, ci mancherebbe, ma non per questo mi precluderei la possibilità di godere lo stesso dei suoi film.

che poi Allen l'ambiente radical chic lo odia dall'interno, basta guardare la scena della festa al MOMA in Manhattan.
"Sembrano il cast di un film di Fellini..."
(ahahaha)




Dici sempre stronzate. Arrivi sempre col mal di panza. Nessuno ti vieta di vedere quello che ti pare, anzi, stando così le cose, ti consiglio di vedere solo quelle stronzate. Quel che dici di Manhattan ha del comico. Guardati il recentissimo Melinda e Merdinca e poi mi dici se non è radical chok.

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 22-10-2006 alle 21:58 ]

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 22-10-2006 21:56  
bisogna prendere il veleno come veleno, il cinema come il cinema, e il radical chic come il radical chic.
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 22-10-2006 21:57  
(ora il baffanculo me lo sono proprio cercato...)
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 22-10-2006 22:00  
quote:
In data 2006-10-22 21:56, sandrix81 scrive:
bisogna prendere il veleno come veleno, il cinema come il cinema, e il radical chic come il radical chic.




A me non Me lo ha ordinato il dottore... se per te è un antidoto, fai bene a prenderlo.

Nessun vaffa.., quello solo in privato, la prossima volta che ti incontro!
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 22-10-2006 22:03  
non è un antidoto, è una finestra su un mondo. in fondo anche il mondo yuppi yeh fa parte della vita... e il cinema E' la vita...
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 22-10-2006 22:20  
quote:
In data 2006-10-22 22:03, sandrix81 scrive:
non è un antidoto, è una finestra su un mondo. in fondo anche il mondo yuppi yeh fa parte della vita... e il cinema E' la vita...




Certo, anche la merda è vita, ma bisogna vedere come la si trasfigura in arte.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 23-10-2006 12:54  
il film è decisamente buono considerata la notevole produzione del regista


e ci sono anche ottime battute

non comprendo il delirio che si è scatenato su Allen
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For relaxing times make it Suntory time

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 23-10-2006 18:37  
quote:
In data 2006-10-23 12:54, Tenenbaum scrive:
il film è decisamente buono considerata la notevole produzione del regista


e ci sono anche ottime battute

non comprendo il delirio che si è scatenato su Allen


Nemmeno io lo comprendo più, anche perchè AlZayd, in realtà, non odia Woody Allen, ma odia il mondo che Allen descrive e ama.
Io penso che si possa apprezzare sia l'anarchia e la passionalità "caliente" di Pedro Almodovar e il suo mondo colorato di donne forti, uomini fragili e travestiti felici (Agrado) e dolenti (Lola di Tutto su mia madre, ma anche quelli de La mala educacion); sia l'ironia e l'autoironia squisitamente ebraica di Woody Allen e il suo mondo di intellettuali nevrotici, bisognosi d'amore, ma sentimentalmente confusi (Io e Annie, Manhattan), in balia come tutti di un Dio indifferente (ammesso che esista)e del Caso, l'unico e crudele arbitro delle umane vicende (questa è la grande lezione di capolavori come Crimini e misfatti e Matchpoint).

Lo so, dovevamo parlare d'altro, ma non ho resistito!

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penny68

Reg.: 14 Nov 2005
Messaggi: 3100
Da: palermo (PA)
Inviato: 23-10-2006 20:32  
quote:
In data 2006-10-23 12:54, Tenenbaum scrive:
il film è decisamente buono considerata la notevole produzione del regista


e ci sono anche ottime battute

non comprendo il delirio che si è scatenato su Allen


Il film è sicuramente buono per chi si accontenta delle solite battute da Zelig ( e qui, il riferimento al film e ad altro non è puramente casuale).
L'accanimento che io, personalmente, condivido nasce dall'assoluta volontà di non comprendere quanto si scrive.
Ma mi rendo conto che vi è pure una assenza di inclinazione.
Se uno non è portato verso qualcosa tende a rifiutarla aprioristicamente al di là dell'accessibilità o meno dell'argomento.



[ Questo messaggio è stato modificato da: penny68 il 23-10-2006 alle 20:43 ]

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 24-10-2006 09:33  
quote:
In data 2006-10-11 19:47, penny68 scrive:
Per non parlare di una Scarlett-educanda e al contempo sensuale, "sfruttata" e voluta in questo caso da Allen per sfogare ed alimentare ancora una volta i suoi pruriti schifosamente pedofili.



Beh secondo me scrivendo delle cose come quelle riportate sopra, è normale un pò di delirio collettivo.
Oppure dobbiamo iscriverci in escatologia semantica per interpretarle?

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