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Autore Scoop di Woody Allen
sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 11-10-2006 20:58  
ecco, temevo a dirlo ma ci mancava giusto che si parlasse male di Manhattan.

non posso controbattere contro chi pone sul piatto come argomento l'antipatia personale.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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penny68

Reg.: 14 Nov 2005
Messaggi: 3100
Da: palermo (PA)
Inviato: 11-10-2006 21:30  
quote:
In data 2006-10-11 20:00, AlZayd scrive:
quote:
In data 2006-10-11 19:47, penny68 scrive:
Per non parlare di una Scarlett-educanda e al contempo sensuale, "sfruttata" e voluta in questo caso da Allen per sfogare ed alimentare ancora una volta i suoi pruriti schifosamente pedofili.



Non avendo visto il film non posso portare una testimonianza diretta, ma, conoscendo il cinema di Allen (ed in seconda istanza il personaggio), mi fido di ciò che dici.
Dunque un personaggio "costruito" su misura per mettere in scena la "perversione" del regista. Lo fa dai tempi di Manhattan. Naturalente questo vale a fronte di un risultato artistico scadente, dove la morbosità non trova la via della trasfigurazione... artistica.


La morale è sempre quella,Juliette Lewis in Mariti e Mogli ha lo stesso scopo/a.

[ Questo messaggio è stato modificato da: penny68 il 11-10-2006 alle 21:30 ]

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ines49

Reg.: 15 Mag 2004
Messaggi: 376
Da: PADOVA (PD)
Inviato: 11-10-2006 23:24  
Forse non ero in vena, ma la visione di questo film non mi ha particolarmente emozionato. Ok Allen si riconcosce dalle sue battute (chissà come è il film in lingua originale) ma non basta. La storia? tiepidamente piacevole ma scontata. E poi non è che La Johansson (si dice sia la nuova musa di Allen) stia inflazionando il cinema americano? C'è dappertutto e non sempre, mi sembra, con risultati brillanti

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 12-10-2006 00:24  
quote:
In data 2006-10-11 20:58, sandrix81 scrive:
ecco, temevo a dirlo ma ci mancava giusto che si parlasse male di Manhattan.

non posso controbattere contro chi pone sul piatto come argomento l'antipatia personale.




Non è antipatia personale, mai avuto niente a che fare con Allen, la persona. Non parlo male di Manhattan, dico solo che un tempo mi piacque e che ora lo trovo invecchiato.
Logorroico, con battute che sono passate di moda e che il regista però (vi) ripropina instancabilmente.

_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 12-10-2006 alle 00:25 ]

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penny68

Reg.: 14 Nov 2005
Messaggi: 3100
Da: palermo (PA)
Inviato: 12-10-2006 00:34  
Woody vecchio lo è sempre stato. Mò è decisamente rincoglionito.

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 12-10-2006 01:29  
vostre impressioni.
io lo trovo brillante come sempre.

di Manhattan ne ho già parlato abbondantemente, e non mancherò di tornarci su altre volte in futuro.
di Scoop ho parlato ben più di quanto non faccia di solito alla prima visione di un film.

se le controargomentazioni sono queste, direi che si può passare al prossimo film.

olibart, dove sei?...
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godfew

Reg.: 24 Lug 2006
Messaggi: 453
Da: Pesaro (PS)
Inviato: 12-10-2006 09:22  
Io penso che trovare delle argomentazioni oggettive sia difficile. Encomiare un film descrivendo singole scene per la loro tensione narrativa ed espressività quando ad un'altro non gli hanno fatto ne caldo ne freddo non mi sembra molto diverso dal dire "sto film è fighissimo!"

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liliangish

Reg.: 23 Giu 2002
Messaggi: 10879
Da: Matera (MT)
Inviato: 12-10-2006 11:48  
Resto di rado delusa da Allen e anche questa volta non posso dire che non mi sia piaciuto. Tuttavia dopo Match Point le aspettative erano troppo alte per essere soddisfatte.
Forse per questo Scoop mi è parso un film poco riuscito. Una commedia classica nel senso letterario-teatrale del termine, con un intreccio basato su equivoci e travestimenti come nella migliore tradizione plautina.
Tutto il resto è chiaramente un pretesto per far commedia, ma anche senza voler esser pignoli la storia d'amore non emoziona affatto, mentre la coppia Allen - Johanson non funziona bene come la coppia Allen - Keaton non per la bravura in sè di ciascuno dei due attori ma per lo scarso amalgama che si viene a stabilire tra i due personaggi. Scarlett vorrebbe essere spontanea e sensuale ma a tratti sembra sciatta, intabarrata in abiti che lungi dall'esaltare la sua naturale sensualità la ingoffano ad arte senza ottenere l'effetto comico ma creando una sorta di schizofrenia nel personaggio.
Jackman è totalmente monocorde da risultare poco fascinoso nonostante sembrasse tagliato apposta per il ruolo. L'unico a suo agio nel ruolo è proprio Allen che ci regala una gustosa interpretazione del suo "solito" personaggio, anche se il ruolo di padre imbranato non gli riesce altrettanto bene che quello di innamorato imbranato. del resto il rapporto con la giovane giornalista è volutamente ambiguo, come faceva notare anche Iper.
Prescindo da ogni dietrologia morale perchè non mi interessa nè posso sapere se e quanto sia perverso il rapporto che si stabilisce tra un uomo anziano e una ragazza giovane ma adulta.
Certo la passione che le due giovanissime ostentano all'inizio del film per un regista grasso vecchio e ributtante risulta ridicola, ma probabilmente non nel senso che avrebbe voluto Allen...

un poscritto per il doppiaggio, che in questo caso è secondo me fenomenale. sopratutto la voce del giornalista morto... dava i brividi.
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...You could be the next.

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stevie

Reg.: 26 Feb 2004
Messaggi: 2135
Da: viterbo (RM)
Inviato: 12-10-2006 11:52  
Così. Carino e basta. Lontano dalle punte di diamante Manhattan, io e Annie, Crimini e misfatti, appartiene alla lunga serie della senilità ma ha ritrovato qualche guizzo. Si stracita addosso come sempre ma sennò che Woody sarebbe? Qui ammicca al personaggio di Broadway Danny Rose.
Scarlet splendida splendente.
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Save the cheerleader, save the world

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 12-10-2006 12:01  
quote:
In data 2006-10-11 20:32, AlZayd scrive:
quote:
In data 2006-10-11 20:08, godfew scrive:
Manhattan



film invecchiato, dialoghi insostenibili, anche lì nell'"immaginario" di allen c'è una fanciulletta che il rospo si "camela".. . Strano no?



no non è strano è autobiografico
e anche così è un film di una dolcezza infinita

se poi per invecchiato intendi dire che lo hanno copiato e ricopiato a ripetizione allora...
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http://trifo.blogspot.com

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 12-10-2006 14:27  
quote:
In data 2006-10-11 19:47, penny68 scrive:
Per non parlare di una Scarlett-educanda e al contempo sensuale, "sfruttata" e voluta in questo caso da Allen per sfogare ed alimentare ancora una volta i suoi pruriti schifosamente pedofili.



Questa tua frase mi sorprende.
Non è da te.
Spero sia solo una provocazione, una battuta poco riuscita.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 12-10-2006 15:46  
quote:
In data 2006-10-12 11:48, liliangish scrive:

Prescindo da ogni dietrologia morale perchè non mi interessa nè posso sapere se e quanto sia perverso il rapporto che si stabilisce tra un uomo anziano e una ragazza giovane ma adulta.
Certo la passione che le due giovanissime ostentano all'inizio del film per un regista grasso vecchio e ributtante risulta ridicola, ma probabilmente non nel senso che avrebbe voluto Allen...





Ti prendo solo a pretesto per precisare che, come più volte sostenuto in varie discussioni, in questo stesso forum, la morale in arte per me non esiste, nel senso che assume valenze diverse rispetto alla vita. Un autore può pertanto mettere in scena tutto ciò che crede e che il comune senso della morale ritiene ... immorale, tutte le "perversioni" del mondo, le sue stesse, private, ossessioni, le nevori, i tic, ecc, purchè raggiunga quello stato dell'arte che si chiama trasfigurazione, "liricizzazione" di ciò che nella vita è aspetto prosaico, "asociale", dunque condannabile (e amio avviso manco più di tanto, in certi casi). Nel caso di Allen - non parlo di questo film che non ho visto e di cui tuttavia conosco la vicenda -, basandomi sulle opere che conosco, sull'involuzione del suo cinema (questa è la mia opinione) nel quale si ravvisano motivi di "perversione" ricorrenti - non serve ricorrere alla psicoanalisi per avvertirli -, mi sento di poter concludere che gli irrisoli, modestissimi, se non del tutto inesistenti, risultati artistici del suddetto, pongano, il presunto artista, ed insieme l'uomo, sull'inaccettabile piano della prosaicità e dell'autoreferenzialismo narcisista, irritante, malato.

Disposto a tollerare i "limiti" (chi non ne ha?) dell'uomo Allen, appartenenti alla sua sfera privata di cui sono giustamente cazzi suoi, ma non quelli della sua presunta arte che diventa proposta pubblica, dunque giustamente meritevole, passibile, di pubbliche critiche. Di qualunque segno esse siano. La mià è evedentemente del tutto negativa.

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 12-10-2006 18:18  
quote:
In data 2006-10-12 09:22, godfew scrive:
Io penso che trovare delle argomentazioni oggettive sia difficile. Encomiare un film descrivendo singole scene per la loro tensione narrativa ed espressività quando ad un'altro non gli hanno fatto ne caldo ne freddo non mi sembra molto diverso dal dire "sto film è fighissimo!"


ma io non ho detto "la sequenza x è figa perché mi ha incredibilmente emozionato".
io ho spiegato (o almeno, ho dato un'interpretazione) come la sequenza (ma anche come tutto il film) funziona.
che poi qualcuno mi dica che non l'abbia emozionato, ci sta eccome.
senza voler proporre paragoni di sorta, in quanti trovano ridicoli Uccelli o La finestra sul cortile? hai voglia poi a spiegargli tutta la pappardella sulla suspense.

è inutile parlare dell'emozione (oggetto) che un film (soggetto) genera, preferisco parlare, per trovare una formula, dell'emozione (soggetto) che genera il film (oggetto).

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Non vorrei mai appartenere ad un forum che accettasse tra i suoi moderatori uno come me.

[ Questo messaggio è stato modificato da: sandrix81 il 12-10-2006 alle 18:24 ]

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godfew

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Messaggi: 453
Da: Pesaro (PS)
Inviato: 12-10-2006 18:27  
appunto. un'emozione è soggettiva e quindi non oggettivamente riscontrabile, o comunque non da tutti. posso rilevare che una certa sequenza ti abbia emozionato e in quel momento ottengo un riscontro oggettivo, ma pur sempre limitato alle tue percezioni soggettive.
un esempio, la scena dell'inquadratura che si sofferma sul padre di lei, l'ho notata anche io, ma non mi ha assolutamente espresso il fatto che lui potesse essere l'assassino. semmai mi è sembrata un'inquadratura tipo quelle che si soffermavano sull'espressione infastidita dell'eterno nemico di stanlio e ollio (il tizio coi baffi) quando combinavano i loro danni. una semplice divagazione senza alcuna importanza nella storia.
ma poi... chi sarebbe il tizio del tuo avatar?

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sandrix81

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Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 12-10-2006 18:36  
ti dirò (relativamente a quell'inquadratura)... sul momento mi ha dato l'impressione di cui appunto ho parlato. l'impressione è diventatapraticamente una certezza quando si rivela che la madre di Peter risponde abbastanza al tipo ideale della vittima del killer dei tarocchi (essendo una mezza mignotta, ci stava che il padre volesse un tantino vendicarsi...).
a conti fatti (ossia a fine film) non ne ero più certo al 100% neanch'io.
però mi piace crederci.
anche perché la spiegazione forse più immediata, cioè appunto quella dello sguardo dall'alto in basso di un aristocratico verso due tipi strambi, non mi soddisfa per quanto riguarda il tempo dell'inquadratura.
ed Allen, da grande comico qual è, il senso del tempo ce l'ha eccome.




ah, la tipa del mio avatar è (era) Danièle Huillet.

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[ Questo messaggio è stato modificato da: sandrix81 il 12-10-2006 alle 18:37 ]

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