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Il diario quotidiano dei nostri inviati con il resoconto di quanto accade al Festival, cinema ma non solo...
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 24.05.2006 - Diario del giorno
Si è beccata un 'No' diretto come una stilettata da Alain Delon, che ha rifiutato di essere Luigi XV in un film sulla storia francese girato da una americana (ah, la France!), e alla fine Sofia Coppola ha deciso di girarlo interamente con attori inglesi il suo "Maria Antonietta". Storia di quella che lei ama definire una adolescente sradicata dalla propria corte e trascinata in un'altra, come una semplice ragazza costretta a cambiar scuola e amici. Con il volto di Kristen Dunst ("Spider-Man", "Elizabethtown"), la pellicola che uscirà in autunno in Italia è stata la protagonista mattutina del Festival. Accolta tiepidamente dalla stampa e applaudita dal pubblico, difficilmente concorrerà per la Palma, quello che duole maggiormente è che lo stesso vale anche per "L'amico di Famiglia" del virtuoso Paolo Sorrentino.
Due gli applausi per lui dalla stampa alla proiezione serale: alla fine del film e alla fine dei titoli di coda, ma la sensazione è che le grandi attese riposte in questo usuraio dal cuore d'oro siano state in parte insoddisfatte. Resta una speranza, Sorrentino sa costruire le atmosfere come pochi altri, si discosta dalla banalità del cinema del Belpaese d'oggigiorno, gioca con la macchina da presa, con il rallenty, con le musiche che uniscono elettronica e classica. E' sublime la sua capacità nel creare un film cui si deve star dietro per esserne affascinati, e il presidente di giuria Wong Kar Wai è l'uomo perfetto per apprezzare proprio questo genere di genio.
Valentina Pieraccini
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