FilmUP - Recensione: Farbtest.6

Farbtest.6
Test sul colore. Questo significa il titolo del cortometraggio Farbtest del tedesco Gert Conradt, una lunga corsa con una bandiera attraverso quattro luoghi e tempi differenti.
Berlino ovest 1968, Stoccolma 2002, Sulmona (sì, Sulmona) 2007, Hong Kong 2008 più una coda nella Pechino di oggi. Un uomo corre incontro alla macchina da presa (che a sua volta procede, ma non la vediamo, su di un camioncino) tenendo una bandiera rossa in mano. I corridori si alternano, la musica di sottofondo (musica elettronica che, a parte il caso italiano, quando cioè viene mixata con la lirica, non ha grosse modulazioni di ritmo) scorre, l'inquadratura rimane sostanzialmente fissa se non a fine corsa. La distanza tra l'obiettivo e il soggetto di volta in volta ripreso è, a detta dell'autore, del tutto casuale: chi impugnava l'asta decideva quanto avvicinarsi.
Al di là della forma e degli effettivi (ignoti) obiettivi, ciò che pare interessante di questo progetto è il suo esser nato circa quarant'anni fa. Immaginarsi un operatore che inquadra un corridore con un'anonima bandiera rossa in una Berlino ancora così, logicamente, attenta a qualsiasi elemento fuori dagli schemi, provoca di per sé un certo effetto. Allo stesso tempo, la capacità di Gert Conradt di avvalersi anche dell'aiuto di troupe esterne (l'episodio di Hong Kong l'ha commissionato, ma non realizzato in prima persona) e la possibilità di ripetere l'esperimento in maniera continuativa in qualsiasi parte del mondo, inducono a ragionare sull'idea di documentario collettivo. Quanto all'aspetto emozionale del cortometraggio invece meglio soprassedere: dopo due minuti se ne ha abbastanza.

La frase: "Aaahhh, aaahhh, aaahh (continuato)".

Andrea D'Addio

Scrivi la tua recensione!

Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale.