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Un weekend da bamboccioni
Dopo aver fatto ridere il pubblico con film come "Big Daddy - un papà speciale", "Little Nicky - Un diavolo a Manhattan", "Otto notti di follie" e "Zohan - Tutte le donne vengono al pettine", il famoso attore e sceneggiatore Adam Sandler presenta una nuova divertente commedia dalle tinte dolci-amare. Stavolta, nel triplice ruolo di sceneggiatore, produttore e attore protagonista, pare abbia deciso di contornarsi di un cast stellare composto da Kevin James, Chris Rock, David Spade, Rob Schneider, Salma Hayek, Maria Bello e Maya Rudolph.
A dirigere questa sceneggiatura, composta a quattro mani con Fred Wolf, è Dennis Dugan, già regista di "Io vi dichiaro marito e... marito" e "Zohan - Tutte le donne vengono al pettine". In realtà molti degli attori presenti nel cast hanno già lavorato con Sandler, mai tutti insieme però nello stesso film, cosa che dovrebbe garantire una comicità decisamente d’eccezione. La bravura degli attori è fuori discussione ed appare evidente fin dalle prime battute, ma qualcosa sembra mancare, è come un meccanismo che gira a vuoto. Tecnicamente ben costruito, con una fotografia nitida e pulita che si alterna fra diversi livelli dai primi piani agli scorci paesaggistici. Il ritmo è veloce e frizzante, ma a convincere poco è l’uso di cliché già visti e rivisti e soprattutto una trama esile, che sembra voler dire o mostrare qualcosa allo spettatore, ma lo fa in tono sommesso, travolto dal desiderio di gioco e divertimento predominante nella pellicola. Per questo il film risulta una commedia agrodolce le cui due anime cercano di fondersi insieme, senza riuscire ad amalgamarsi del tutto, da una parte c’è l’esigenza di un ritorno al passato, quasi un suggerimento, e dall’altro il gusto di ridere e far divertire. E’ uno spaccato della vita di cinque uomini e delle loro famiglie, che si trovano in un momento di transizione della vita e cercano di trovare delle solide basi a cui aggrapparsi per poter continuare la propria crescita. E’ la riscoperta delle radici costituite dalla famiglia e dall’amicizia, dal rapporto diretto con le persone che mettono a nudo la loro anima. Cinque amici e compagni del liceo tornano ad incrociarsi dopo trent’anni in occasione del funerale del loro ex allenatore di basket, una persona che ha segnato enormemente le loro vite così diverse. Nonostante il tempo passato, l’amicizia fra loro è ancora molto forte, non sono ancora diventati veramente adulti e fra battute e scherzi decidono di ritornare insieme alle rispettive famiglie per la festa del 4 luglio nella casa sul lago, dove avevano festeggiato 30 anni prima la vittoria della squadra di basket. Il film è un mix di situazioni comiche e a volte paradossali che, proprio per questo, risultano realistiche e vere permettendo al quintetto di capire che crescere non significa essere sempre felici, ma saper affrontare le difficoltà della vita, insieme alle persone cui si vuole bene. "Un weekend da bamboccioni" ricorda film come "Gli amici di Peter" o il nostrano "Compagni di scuola", diventandone quasi un sequel perché rappresenta una nuova generazione, uomini e donne del XXI secolo.
La frase: "Voglio che viviate la vostra vita come avete giocato la partita di oggi pomeriggio, in modo che quando suonerà l’ultimo campanello non avrete rimpianti".
Federica Di Bartolo
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