Cosmonauta
Il titolo fa riferimento all’aggressiva e spregiudicata adolescente protagonista Luciana, con le fattezze dell’esordiente Miriana Raschillà, figlia di uno scomparso uomo di sinistra che, come Valentina Tereshkova, prima donna cosmonauta, si trova a dover fare tutto da se, nel 1963, dal momento in cui viene condannata dai compagni adulti della sezione del circolo FIGC che frequenta, per aver commesso atti che non si fanno neanche tra comunisti.
Con l’ottimo Sergio Rubini ("Manuale d’amore") a ricoprire il ruolo del patrigno e Claudia Pandolfi ("Solo un padre") quello della madre, la regista Susanna Nicchiarelli – che ha alle spalle il mediometraggio "Uomini e zanzare" – ci accompagna quindi in mezzo ad amori, tradimenti e guai della ragazza; mentre tende a regalare risate al pubblico anche attraverso il divertente personaggio fissato con Eisenstein e i cineforum interpretato da Valentino Campitelli, che tutti conosciamo, invece, per aver fatto parte dei cast di commedie di taglio decisamente popolare quali "Matrimonio alle Bahamas" di Claudio Risi e "Questo piccolo grande amore" di Riccardo Donna.
E sono le riuscite cover di evergreen quali "Nessuno mi può giudicare" di Caterina Caselli, "E’ la pioggia che va" dei Rokes, "Cuore" di Rita Pavone, "Cuore matto" di Little Tony e "Io che amo solo te" di Sergio Endrigo, prodotte e supervisionate da Max Casacci dei Subsonica, ad impreziosire la fresca e veloce regia di un prodotto che, in realtà costruito su un soggetto dai toni nostalgici ma decisamente esile, non manca di emanare perfino una certa poesia.
Un prodotto che meglio si spiega attraverso le parole dell’autrice: "Il film cerca di andare al di là della mera ricostruzione storica, che rischiava di apparire fine a se stessa e didascalica. La volontà era invece proprio quella di raccontare, attraverso un’ambientazione così particolare, una specie di favola senza tempo, dove i sogni di conquista dei cosmonauti s’incrociassero con quelli dei ragazzi, ricreando quell’atmosfera di fascinazione e d’incanto tipica degli anni dell’adolescenza".
La frase: "La tecnologia sconfigge la forza di gravità, vota e fai votare comunista".
Francesco Lomuscio
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