The blair witch project
La cittadina di Blair era situata nel Maryland, a due ore di macchina da Washington D.C., fu abbandonata dopo che metà della sua popolazione scomparve in seguito alla messa al bando per stregoneria di Elly Kedward. Misteriosi eventi che si succedettero negli anni alimentarono il mito della strega di Blair. Nel 1994 quattro studenti del Montgomery College arrivano a Burkittsville, sorta sulle ceneri di Blair, per intervistare la gente sulla leggenda della Strega, e per girare un film. Dopo cinque giorni si perdono le loro tracce, solo dopo un anno vengono ritrovati gli appunti dei tre ragazzi: diverse pellicole in bianco e nero e a colori che riprendono i loro ultimi giorni. Ed è proprio in base a questi reperti che si può capire la vera forma della Paura. Questa pellicola è circondata da tutta una serie di leggende e misteri che ne hanno decretato il successo. Quando è iniziato il progetto era solo una produzione indipendente che nessuna grossa casa voleva distribuire, finchè la Artisan Entertainment, non ha deciso di rischiare mettendo sul mercato questa pellicola alquanto originale, riscuotendo così enorme successo di pubblico e di critica. La scenografia è stata ideata e prodotta dalla Haxan Films, costituita da cinque cineasti fanatici di film e cybersapzio. Per ottenere il massimo del realismo è stato utilizzato un metodo di realizzazione totalmente innovativo. Il film, infatti, è il resoconto delle riprese di tre videoamatori circa la leggenda della strega di Blair. Gli attori hanno dapprima seguito un breve corso di macchina da presa, poi si è passati alla fase di ripresa, dove non avevano contatti diretti con la produzione. Ricevevano quotidianamente degli appunti, una sorta di filo conduttore che gli consentiva di dare un senso alla loro recitazione improvvisata. Non ricevevano alcuna informazione riguardo ai dettagli, di conseguenza dovevano muoversi reagendo agli stessi stimoli che filmavano e registravano. Man mano che la storia andava avanti si spostavano sempre più lontano e con sempre meno cibo. Giunti alla casa dove si concludeva il loro viaggio, la tensione e lo stress emotivo erano arrivati al massimo, e il terrore e la paura che vediamo manifestarsi dai loro occhi è naturale, genuino. Un metodo rischioso quello usato dalla troupe, ma che ha dato i suoi frutti decretando il successo di quello che sembra essere uno dei più terrificanti thriller dell'ultima generazione. C'è da chiedersi quanto di quello che viene proiettato sia vero e quanto sia frutto di una eccezionale regia.
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