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Bianca & Grey e la Pozione Magica

La recensione del film a cura della Redazione di FilmUP.com

di Rosanna Donato13 novembre 2016Voto: 5.0
 

  • Foto dal film Bianca & Grey e la Pozione Magica
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In una lontana terra magica, in un piccolo villaggio pittoresco immerso tra prati verdi e dolci colline, vive un gregge di pecore. Ma la loro vita viene interrotta quando un branco di lupi si accampa in un burrone nelle vicinanze. In conformità con le antiche tradizioni, il capo branco Magra annuncia che il suo futuro successore dovrà mostrarsi il più forte tra i suoi rivali. Quando il potente e sanguinario Ragear si fa avanti, l’unico lupo con il coraggio di sfidarlo è Grey, il favorito del branco, ma goffo e senza speranze. Per diventare un leader e conquistare l’amore di Bianca, Grey si reca nel bosco, dove scopre un campo di conigli. È qui che il coniglio indovino Mami gli dà una pozione magica. Grey beve la pozione e torna alla tana dei lupi, ma al suo arrivo scopre di essere stato trasformato in un ariete! Questa la trama ufficiale del film d’animazione “Bianca & Grey e la pozione magica” di Andrey Galat e Maxim Volkov e con la voce originale di Tom Felton.

Ultimamente sono usciti molti film d’animazione sul grande schermo, ma mai ci saremmo aspettati di vedere un ritorno così marcato alle origini. Nella pellicola, infatti, sono chiari i riferimenti a “Il Re Leone” della Disney e il suo sequel, a videogiochi di diversa natura e a “Star Wars”, tra i tanti. Ciò non vuole dire che prendere spunto da altri progetti sia sempre un male, ma se la trama è povera di originalità e ricca di prevedibilità, allora c’è qualcosa che non funziona. Bisognerebbe tener conto del fatto che ad accompagnare i bambini ci saranno anche i genitori, i quali dovrebbero godere di un pomeriggio all’insegna del divertimento e della leggerezza.
Il problema sta proprio in questo: di momenti divertenti ce ne siano troppo pochi (non sono così esilaranti) per mantenere l’attenzione per tutta la sua durata e, tra l’altro, la ripetitività di determinate dinamiche ben presto potrebbe annoiare lo spettatore. La trama è banale e prevedibile: non emerge nulla di così avvincente da meritare una menzione speciale. L’unica idea innovativa è la scelta di ‘trasformare’ un lupo in quello che egli considera il suo abituale ‘pranzo’, un ariete.
La storia, infatti, prevede tutti gli elementi tipici delle pellicole animate: un personaggio principale, Grey, che vuole diventare il nuovo di capo del branco e per questo dovrà confrontarsi con il cattivo di turno, un lupo che è pronto a tutto pur di ottenere la stessa posizione di prestigio; una storia d’amore con la lupa, Bianca, che gli farà capire quali sono gli aspetti più importanti della vita e il bisogno di crescere; vari personaggi (capre e maga per intenderci) che gli permetteranno di comprendere dove ha sbagliato e cosa si sta perdendo; un lieto fine.

Certo, i personaggi protagonisti - in quanto lupi e capre - sono diversi da altri film, ma i loro caratteri non si discostano molto da quelli di altre figure. Nonostante ciò, notiamo una particolare attenzione alla costruzione fisica di essi e alla loro caratterizzazione, che - siamo sicuri - piacerà molto a bambini e sì, anche a qualche adulto che ha nel cuore i film d’animazione degli anni passati. I temi trattati sono sempre gli stessi e anche in questo la pellicola non si smentisce: la paura di mostrare i propri sentimenti e dichiararsi; la difficoltà nel crescere interiormente. Per capirci, Grey è affetto dalla cosiddetta “Sindrome di Peter Pan”. Gli piace sempre scherzare e non prende mai nulla sul serio, a differenza di Bianca, che appare molto più razionale ed equilibrata. Una contrapposizione che vale la pena menzionare, se non altro perché è qualcosa che spesso si verifica nelle coppie reali; il coraggio di affrontare le avversità e di fidarsi l’un l’altro; il fatto che stando uniti si possono superare anche gli ostacoli più insormontabili; l’importanza di pensare prima di agire; la mancanza della propria ‘famiglia’ (branco).

Insomma, un bel miscuglio di idee che risentono di quella banalità di cui è impregnata la pellicola. Per questi motivi (soprattutto i temi), dato che i bambini solitamente prediligono film con una trama logica e semplice, consigliamo il film solo al piccolo pubblico.


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