FilmUP - Recensione: Bianca e Bernie nella terra dei canguri

Bianca e Bernie nella terra dei canguri
Bianca e Bernie, per chi non lo sapesse, sono due simpatici topolini che lavorano per la Società internazionale di Salvataggio, un'associazione "topesca"che si preoccupa di salvare i bambini dalle angherie degli adulti che sono crudeli con loro.
La prima volta che li abbiamo visti era il 1977, in "Le Avventure di Bianca e Bernie", e la loro missione consisteva nell'aiutare una bimba rapita dalla perfida e avida Medusa. Il film era divertente e tenero allo stesso tempo, i personaggi erano simpatici, soprattutto perché pur essendo dei topi avevano uno stile di vita simile a quello umano, con tanto di uffici e linee aeree, inoltre riusciva a donare la sensazione che persino nei momenti più difficili non si è mai soli.
Dopo 13 anni i due simpatici topini ritornano in "Bianca e Bernie nella terra dei canguri" per dare aiuto ai bambini in difficoltà, e per far ciò volano addirittura fino in Australia dove il piccolo Cody è caduto nelle mani dei perfidi bracconieri, vivendo delle avventure emozionanti e senza fiato.
In questa pellicola l'animazione più classica viene arricchita ed esaltata da tecniche all'avanguardia che hanno impegnato oltre 400 artisti per ben 3 anni di lavoro che hanno creato oltre 1 milione di disegni, inoltre le scenografie e i fondali, 900 dei quali dipinti a mano, sono fatte dopo un'attenta analisi del mondo australiano e della sua fauna, per rendere l'aspetto visivo il più realistico possibile. Il risultato è un perfetto connubio tra tradizione e innovazione, che si fondono nella più totale armonia, per realizzare un prodotto che diventerà la caratteristica di tutte le successive animazioni Disney.

Monica Cabras

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