Animal Factory
Tanti registi si sono misurati con la vita carceraria, in film, che al limite dell'immaginario collettivo, ci descrivevano quanto sia dura e inumana la vita dei reclusi. In queste pellicole i colpevoli, anche dei più atroci delitti, tornano esseri umani, in un mondo che ha regole diverse da quello esterno alle sbarre, molto più cruente e severe.
Steve Buscemi, attore e regista di una certa fama, ha diretto "Animal Factory", un film indipendente che descrive la grettezza e il degrado della vita vissuta "col sole a scacchi". Molte delle scene sono state girate nel penitenziario statale di Holmsburg, vicino a Philadelphia in Pennsylvania, edificato più di un secolo fa dai quaccheri. La prigione è stata chiusa quattro anni fa dal governo degli Stati Uniti, e quindi lasciata abbandonata. Proprio il declino e le screpolature di quest'edificio sono la rappresentazione dei disagi e dello stile di vita dei prigionieri, dei loro rapporti sociali e della loro esistenza lasciata al declino della dignità umana.
Protagonisti di questa storia sono Ron Decker (Edward Furlong "American History X", "Terminator 2") ed Earl Copen (Willem Dafoe "L'Ombra del Vampiro", "The Boondocks Saints - Giustizia finale"), due prigionieri che instaurano un rapporto padre-figlio, unico sollievo tra le pene della loro espiazione. Ron è un giovane di buona famiglia, è dentro per spaccio, e presto si renderà conto di quanto sarà dura passare il tempo in un posto dove la legge del più forte è la regola, e nemmeno i secondini e le guardie cercano di sedare le risse e i comportamenti violenti. Earl è un truffatore incallito e sta scontando una pena di 25 anni, e sa bene che non uscirà mai per buona condotta. All'interno della prigione è un'autorità, e prende sotto la sua protezione il giovane Ron.
La realizzazione di questo film è stata molto difficile e dura. Molte delle scene di sommossa tra detenuti sono reali, girate nelle prigioni vicine, dove la macchina da presa ha raccolto documenti di disordini razziali e violenza, che quotidianamente si vivono nei carceri. Tutto ciò rende ancora più reale e crudo il film, un progetto coraggioso, al quale hanno voluto dare il loro contributo anche attori come Mickey Rourke ("Nove Settimane e½ ", "Johnny il Bello") e Tom Arnold ("True Lies", "Nine months - imprevisti d'amore"), che appaiono in alcuni cammei.

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