Ah! Se fossi ricco
Aldo (Jean-Pierre Darroussin), un rappresentante di cosmetici per parrucchieri, vince al lotto qualcosa come 10 milioni di euro. Somma che capita proprio a proposito perché sta per perdere il posto di lavoro a causa di Gerard (il regista ed attore Richard Berry) il nuovo padrone dell'azienda dove lavora e contemporaneamente la moglie Alice (Valeria Bruni Tedeschi) lo sta lasciando per mettersi insieme al suo nuovo capo. Insomma, quel mucchio di soldi è proprio come il cacio sui maccheroni. Il problema è nascondere questa inaspettata fortuna, almeno finché non sarà terminata la causa di separazione con la moglie per non essere costretto a dividere con lei la cospicua somma. Ma, si sa, i soldi non danno la felicità ma, anzi, sono fonte di molti problemi soprattutto se devi continuare a fare la vita di tutti i giorni e se continui ad essere innamorato della moglie con cui ti stai separando...
Prodotto da Charles Gassot, lo stesso che ha realizzato due recenti successi come "Il gusto degli altri" e "Tanguy", questa commedia francese ha lo stantio sapore di un saldo di fine stagione. Impressione confermata dalla circostanza che la pellicola è uscita in Francia nel 2002 e da noi arriva solo adesso attraverso chissà quali imperscrutabili vie distribuitive.
Il film è diretto da Michael Munz (autore anche delle musiche) e Gerard Bitton, sceneggiatori di professione che per la prima volta si cimentano dietro ad una macchina da presa. La loro scarsa dimestichezza con la direzione si nota soprattutto nel tentativo non riuscito di rendere briosa una storia che proprio nella sua mancanza di originalità ha la maggior pecca. Le soluzioni narrative nello sviluppare la già vista situazione del povero che diventa improvvisamente ricco non convincono e alla lunga il film mostra le corde, complice anche una certa rigidità della messinscena che non aiuta la scorrevolezza dell'azione. Il film, quindi, si accende solo in alcuni momenti comici che il protagonista Jean Darroussin, grazie ad una impacciata fisicità alla Mr. Bean, rende molto divertenti. Gli altri coprotagonisti, Richard Berry e la Bruni-Tedeschi, rimangono invece ingessati nei loro rigidi ruoli che uno script impietoso impone loro.
Insomma, "Ah, se fossi ricco" è un film di cui non avremmo mai avuto coscienza - senza peraltro crucciarcene più di tanto - se qualcuno non avesse deciso di fargli fare un passaggio nelle nostre sale di fine novembre.

Daniele Sesti

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