300: L'alba di un impero
Dopo 300, uscito nel marzo del 2007 nei cinema di tutto il mondo e diventato campione di incassi globale, ecco 300: L’alba di un nuovo impero, film che racconta della terribile guerra che vide contrapposti Temistocle (Sullivan Stapleton) alle numerosissime forze militari persiane comandate dal re Serse e guidate da Artemisia (Eva Green), comandante delle flotte navali. Consapevole che l’unica speranza di sconfiggere l’esercito nemico è rappresentata dall’unione delle forze militari di tutte le città greche, Temistocle si pone alla guida dell’estremo, disperato assalto finale, destinato a cambiare le sorti della guerra.
Gli amanti dei film di azione non rimarranno delusi: immagini stupefacenti e battaglie sanguinose, ritmi pressanti e adrenalina a mille. Eroismo e patriottismo si uniscono in una feroce miscela mentre navi da guerra si scontrano su mari in tempesta e gli eserciti sguainano le spade in duelli memorabili.
Resta poco alla moderazione, insomma. Ogni singola scena è condita di un’avvilente retorica e ogni personaggio, dai protagonisti fino all’ultima delle comparse, è l’emblema di una bellezza standardizzata e immiserita: guerrieri palestrati, depilati e pieni di unguenti che ne accentuano i muscoli; donne dalle forme perfette, dai visi candidi ma dal cuore di combattente assetato di sangue. La drammaticità della morte è trasformata in un gioco patetico dalla rudimentale contrapposizione amico-nemico funzionale a far trionfare i “buoni” e a precipitare i “cattivi” in un abisso di sangue.
Inizialmente si pensava che al primo film non ne sarebbe seguito un secondo. Come ha affermato Zac Snyder, uno degli sceneggiatori, “vedendo la fine del primo film, con quasi tutti i personaggi principali morti, ho pensato che fosse finita lì. Non ci sarebbe potuto essere un sequel nel senso tradizionale del termine, ma questo non vuol dire che non ci fossero altre storie da raccontare. Frank Miller mi ha contattato e mi ha detto che stava lavorando all’idea di un generale ateniese, Temistocle, alla guida della marina greca contro la marina persiana. Quando mi ha detto che il film si svolgeva durante gli stessi tre giorni delle Termopili, ho pensato che l’idea fosse davvero intrigante”. Altrettanto intrigante, probabilmente, è stata la prospettiva degli incassi.
Consigliato soltanto agli amanti dell’azione in pieno stile americano.
La frase:
"I persiani hanno fatto agli spartani un’offerta che non possono rifiutare: una magnifica morte".
a cura di Simone Arseni
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