10 Cloverfield Lane
L’action-thriller prodotto da J.J. Abrams e diretto da Dan Trachtenberg “10 Cloverfield Lane” ha in sé tutti gli elementi che fanno di un film un piccolo gioiello del cinema di genere. Protagonisti della pellicola sono Mary Elizabeth Winstead (Final Destination 3 e la regola del gioco), John Goodman - il quale non ha bisogno di presentazioni - e John Gallagher Jr (serie tv The Newsroom), che hanno contribuito alla riuscita di un progetto ricco di momenti adrenalinici e sguardi inquietanti, di quelli che lasciano un segno nella memoria del pubblico. Una giovane donna, dopo aver avuto un violento incidente, si risveglia legata nel seminterrato di un uomo che ai suoi occhi pare un pazzo, in quanto le dice di averla salvata - insieme ad un terzo superstite - da un attacco chimico-nucleare, forse per mano degli alieni mandati dai russi (ipotizza l’uomo), che ha reso la zona inabitabile e ha provocato la morte di tutti coloro che si trovavano in superficie al momento della tragedia e oltre. Sarà realmente così o il suo intento è quello di ucciderla? La donna, restia a credere alle sue parole, tenta in ogni modo la fuga, fino a quando alcune dinamiche toste non sembreranno chiarire la situazione e dare ragione al vecchio pazzo. Tutto sembra procedere per il meglio, quasi come fossero una famiglia (si gioca, si ride, si sta bene...), ma due nuovi misteri metteranno a dura prova Michelle, che ora - temendo per la sua vita - è decisa più che mai ad uscire da quel bunker. Riuscirà a fuggire senza essere colpita dalle radiazioni e dai possibili rastrellamenti a tappeto degli alieni? Lei ha un piano, ma non tutto andrà come previsto.
Il film, nato come sequel di “Cloverfield” del 2007, in realtà ha poco da spartire con il monster-movie originale. Innanzi tutto è stata abbandonata la tecnica found footage, preferendo ad essa una di impronta più classica: Trachtenberg è riuscito a trovare il giusto equilibrio di tensione, riducendo al minimo i movimenti di macchina e le sequenze catastrofiche. A primeggiare nel film, che si basa su una solida e ben scritta sceneggiatura di Josh Campbell, Matthew Stuecken, Damien Chapelle, è senza ombra di dubbio il silenzio, a volte troppo ridondante, a volte necessario per sopravvivere. Da ciò emerge la bravura di ognuno degli attori coinvolti nel progetto, dove a spiccare sono la Winstead e Goodman, che ancora una volta ha dimostrato di sapersi destreggiare in qualsiasi ruolo gli venga affidato. L’attore è riuscito a rendere così credibile il suo personaggio, un uomo paranoico e convinto di essere in pericolo, da sembrare veramente pazzo anche agli occhi dello spettatore, il quale - inevitabilmente - non può far altro che immedesimarsi nei panni di Michelle e pensare: se fossi io nei suoi panni cosa farei? Il personaggio di Mary Elizabeth Winstead, che con il suo ruolo ha messo in luce cosa si può essere disposti a fare per seguire il proprio istinto di sopravvivenza, potrebbe incarnare la donna simbolo dei film d’azione di questa stagione cinematografica.
Da rivalutare è sicuramente il genere in cui è stata relegata la pellicola, in quanto in essa non si vedono solo scene d’azione. Il regista, infatti, ha saputo creare un mix tra azione e horror (alcune scene sono davvero inquietanti, grazie anche all’utilizzo di una colonna sonora coinvolgente e per niente banale), aggiungendo anche qualche battuta qua e là in grado di suscitare una risata nello spettatore. Unico punto debole, anche se non è da considerarsi del tutto tale, è il ritmo. Se da una parte è incalzante e mostra un susseguirsi di scene forti e ricche di suspense, tanto da temere per il destino dei pochi sopravvissuti; dall’altro non mancano quelle lente e talvolta noiose, anche se ad ognuna di esse sussegue sempre un momento di alta tensione e imprevedibilità, rendendo così il film una storia assolutamente da vedere. Il finale è decisamente inaspettato, anche perché nel corso della proiezione il pubblico sarà portato a farsi molte domande, a chiedersi quale sia la verità e a sperare che qualcuno riesca a salvarsi.
Non possiamo raccontarvi proprio tutto, ma se amate le storie basate su una forte dose di immagi-nazione, catastrofi ambientali e forme di vita diverse dall’essere umano, allora è un film che vale la pena vedere, anche se potrebbe essere una pellicola interessante anche per gli appassionati del genere horror, in quanto le scene impressionanti non mancano.
La frase:
"Nessuno entra e nessuno esce".
a cura di Rosanna Donato
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