FilmUP - Recensione: Vivere fino in fondo

Vivere fino in fondo
"Vivere fino in fondo" è tratto dall'omonimo romanzo, pubblicato nel 1970, da Dan Wakefield. Il libro, che vendette più di un milione di copie, fu tradotto in sei lingue e pubblicato in ben otto paesi al di fuori degli USA, ha riscosso un notevole successo all'epoca, aprendo la strada ad un nuovo modo di fare letteratura, in cui si mettono in primo piano le insicurezze e la crescita dei ragazzi mai esplorate a fondo fino allora.
Numerose produzioni avevano richiesto i diritti del romanzo, ma tutte ne volevano cambiare il luogo o il tempo dell'ambientazione, allontanandosi dalle vere motivazioni dello scrittore, che in questa pellicola è anche sceneggiatore e consulente sul set per ogni ripresa.
La storia, fedele ricostruzione degli avvenimenti del romanzo, è ambientata negli anni '50 ad Indianapolis. Protagonisti sono due ragazzi, molto diversi tra loro, nelle convenzioni, nell'educazione e nello stile di vita, ma al tempo stesso ognuno vorrebbe essere l'altro. Sonny Burns (Jeremy Davies "Una Notte per Decidere", "L'Insaziabile"), fotografo goffo e introverso, e Gunner Casselman (Ben Affleck "Armageddon", "Will Hunting - Genio ribelle"), socievole e spavaldo campione di football si incontrano sulla via del ritorno dalla guerra di Corea, sono una coppia alquanto improbabile, ma le loro confusioni e la loro necessità di comprendere se stessi li accomuna e li lega nel viaggio alla scoperta del senso della vita. Le loro madri, le loro case rispecchiano il loro modo di vivere la vita e così anche le donne che si scelgono, ma in un'epoca in cui i valori e gli insegnamenti di famiglia si scontravano fortemente con le necessità e le scoperte della loro giovane età, tutti i punti di riferimento scomparivano, gettandoli nel baratro della confusione, mista all'eccitamento e allo spirito di ribellione tipici di quell'età.
Tutte le energie del regista mirano alla realizzazione di un opera che esprima in pieno la visione di un romanzo che lo ha coinvolto e affascinato, cercando di non cadere nello stile tipico dei film giovanili, veloci ed arrabbiati, ma puntando sulle emozioni creando qualcosa di caldo ma al tempo stesso divertente.

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