Rischio a due
Un brutto incidente sul campo di football arresta bruscamente la carriera di quarterback di Brandon (Matthew McConaughey), che si ritrova in cubicolo a Las Vegas a fornire pronostici su scommesse sportive. Dopo essere stato notato da un affarista di New York, Walter Abrams (Al Pacino), Brandon si trova catapultato nella "città che non dorme", in mezzo ad agi, lussi e belle donne, mentre il suo fiuto per le scommesse lo porta ad attirare presso la società di Walter clienti sempre più facoltosi.

Uno dei tanti paradossi che caratterizzano la società statunitense riguarda il gioco d'azzardo, permesso solo in quattro stati: Nevada, Montana, Delaware e Oregon. Ma mentre le scommesse sportive sono illegali, non è illegale dare consigli telefonici o televisivi su come puntare. E l'evento sportivo che genera più scommesse è naturalmente il football americano. Così i "consigli" sportivi fanno parte di questo volume d'affari che genera ogni anno un fatturato vicino ai 200 miliardi di dollari, ma Brandon si accorgerà che è molto difficile vendere certezze.

In Rischio a due vediamo il ritorno di Al Pacino nel ruolo di un personaggio che può ricordare tanti altri ruoli ricoperti dall'attore italo-americano, infatti Pacino interpreta un uomo di potere nell'ambito dei pronostici, che aspira ad essere un mentore e forse persino un padre per Brandon, sua nuova scoperta. Ma si tratta anche di un uomo dal passato difficile, forse con una tendenza all'autodistruzione, accentuata da una passata dipendenza per il gioco d'azzardo. Anche la moglie di Walter, Toni (Rene Russo) ha una storia di dipendenza alle spalle, ma la donna è l'altra faccia della medaglia rispetto a Walter, in quanto animata da una volontà di costruire un futuro per se e per il marito e di tenere in piedi la propria famiglia. Al Pacino è indubbiamente il punto di forza questo film, ed il suo carisma ha una funzione catalizzatrice nei confronti di tutto il cast, specialmente per quanto riguarda Matthew McConaughay. Questi dimostra infatti di avere doti di attore degne di nota. Tuttavia il film sconta di una certa freddezza nell'esposizione che non riesce a coinvolgere lo spettatore nelle vicende umane dei protagonisti, ed il film non riesce mai a decollare fino a diventare il dramma della passione e della redenzione, obiettivo cui Rischio a due evidentemente aspira. Anche il tema della purezza dello sport, evidentemente snaturato anche dal fenomeno delle scommesse, viene appena sfiorato all'inizio ed in conclusione, senza essere del tutto convincente. Straordinario è invece il modo in cui il navigato affarista costruisce il personaggio che il suo giovane allievo dovrà interpretare per avere successo negli affari. Niente di particolarmente originale, beninteso, ma è sempre piacevole vedere un Al Pacino ispirato, come in questo caso.

La curiosità: Il film è ispirato ad una storia vera, ed è basata sul racconto di un ex giocatore di Basket (cui è ispirato il personaggio di McConaughey) e che si è trovato a lavorare come caddy su un campo da golf per Dan Gilroy, autore della sceneggiatura.

La frase: "Stai vendendo il bene più prezioso: la certezza in un mondo incerto".

Mauro Corso

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