Tutti contro tutti
Da Riccardo De Filippis ad Antonio Gerardi, passando per Giorgio Caputo e Ivano De Matteo, abbiamo diversi elementi provenienti dalla serie televisiva "Romanzo criminale" coinvolti nell’esordio dietro la macchina da presa per l’attore Rolando Ravello, trasposizione su schermo di un suo spettacolo teatrale.
Come pure Marco Giallini, che nel telefilm ispirato alla banda della Magliana ricopriva il ruolo del Terribile, qui impegnato a vestire i panni di Sergio, cognato del protagonista Agostino interpretato dal regista stesso; il quale, di ritorno dalla prima comunione del figlio per festeggiare insieme alla propria famiglia, scopre che qualcuno, purtroppo, si è impossessato del suo appartamento nei palazzoni popolari di Roma.
Quindi, su sceneggiatura scritta insieme a Massimiliano Bruno, presente anche in una piccola parte, Ravello racconta su celluloide l’odierna, drammatica realtà delle case altrui occupate, trasferendo il tutto, però, nel rassicurante territorio della commedia.
Non a caso, già la scelta di mostrare l’identità del misterioso occupante soltanto nel finale del film si rivela efficace per poter regalare situazioni comiche; mentre, man mano che fanno le loro apparizioni il Raffaele Vannoli di "Zora la vampira" e l’Hedy Krissane autore di "Aspromonte", si respira un’aria a tratti vicina ad un certo cinema di Mario Monicelli, a tratti al Pier Francesco Pingitore di "Sfrattato cerca casa equo canone".
Anche se, tra una Lorenza Indovina maestra e Kasia Smutniak moglie di Agostino, è il tanto spassoso quanto sboccato nonno incarnato dallo Stefano Altieri di "Vado a vivere da solo" a offrire la maggior parte dei momenti divertenti; sfoderando una grande performance che, non distante da quelle del Riccardo Billi più anziano, fa della romanità accentuata il suo punto di forza.
Quella stessa romanità accentuata che, in fin dei conti, è anche il vero punto di forza dell’intera operazione, volta sì a regalare oltre un’ora e mezza di leggera visione, ma senza rinunciare ad autentiche punte di amarezza; lasciandosi ulteriormente apprezzare per la propensione a raccontare su schermo della gente del popolo e delle periferie capitoline, a differenza di quasi tutta la produzione cinematografica italiana d’inizio XXI secolo, sempre più orientata verso falsamente poveri abitanti del centro storico e raduni radical chic.
Insomma, oltre che interprete di talento, Rolando Ravello ci spinge già a pensare che sia tranquillamente in grado di fare grandi cose anche come narratore di storie di celluloide.
Speriamo di non sbagliarci!
La frase:
"Riprendiamoci casa nostra".
a cura di Francesco Lomuscio
Scrivi la tua recensione!
|
|
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale.
I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE:
In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione.
| NEWS
|
|
|
GUIDA TV
|
|
|
|
Il video del momento
Cerca CINEMA
Oggi in TV
Box Office
|