Torque - Circuiti di fuoco
Spesso per giudicare un film bisogna chiaramente individuarne il target. È il caso specifico di Torque, dell'esordiente Joseph Kahn in cui il target non può che essere i bikers o un pubblico molto giovane. Oddio forse anche qualche nostalgico dei western di Clint Eastwood, dove l'eroe solitario tornava nel paesello natio per consumare la giusta vendetta, potrà trovare qui temi a lui cari.
Deserto americano. Oggi. Motociclisti:
Cary Ford (Martin Handerson / The ring) torna a casa dopo essere stato lontano per sei mesi ed aver lasciato senza sue notizie tutti, compresa la sua fidanzata Shane (Monet Mazur / 40 giorni 40 notti); sulla sua testa un'accusa falsa per spaccio di droga, e sulle sue tracce l'FBI e la banda di Hanry James (Matt Schulze / Blade II), in realtà la vera responsabile del losco traffico.
Shane non vuole saperne di lui, Hanry rivuole la sua "roba" ed il terribile Trey (Ice Cube / Fantasmi da Marte) lo vuole morto, per vendicare il fratello.
Una situazione a dir poco spinosa per Ford ed i suoi due amici Dalton (Jay Hernandez / Crazy/beautiful) e Val (Wiil Yun Lee / 007 La morte può attendere) che si ritroveranno coinvolti in una lotta senza quartiere a 100 miglia all'ora per salvare la pelle.
Concepita come un action movie piuttosto scanzonato, la pellicola, diretta dall'esordiente Joseph Kahn, è strutturata come un maxi videoclip con una potente colonna sonora che scandisce gli eventi al ritmo di rap ed hip hop. Inutile dire che in questo contesto la trama è meramente accessoria e che il consiglio migliore è quello di staccare il cervello per novanta minuti. Un appunto, in mezzo alle numerose scene al limite del surreale la sequenza dell'inseguimento finale è decisamente paradossale oltre che girata in modo pessimo. Peccato.
Curiosità: all'inizio i motociclisti evitano una macchina ed un'autocisterna, sono le stesse di Duel (Steven Spielberg - 1971).
La chicca: il regista Joseph Kahn appare come uno dei passeggeri del treno in cui passa a tutto gas Ford con la sua moto.
La frase: - "Vivo la mia vita ad un quarto di miglio alla volta." - Citazione direttamente presa da The fast and the furious.
- "È la cosa più stupida che abbia mai sentito!"
Indicazioni: Riservato agli appassionatissimi delle due ruote.
Valerio Salvi
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