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The watcher
Cupe e angoscianti atmosfere di Chicago, per quest'avvincente giallo psicologico. L'esordiente regista Joe Charbanic ha riunito un cast d'eccezione composto da Marisa Tomei ("Mio cugino Vincenzo", "Only you - amore a prima vista "), James Spader ("Stargate", "Wolf - la belva è fuori") e Keanu Reeves ("Matrix", "Le Riserve"), per realizzare questo film che mette in primo piano i due livelli mentali, quelli del serial killer e del poliziotto che gli dà la caccia, così diversi ma così strettamente legati tra loro. Alla maniera del grande maestro di gialli, Alfred Hitchcock, l'identità dell'assassino, David Allen Griffin (Keanu Reeves) viene svelata subito, ma la suspance non va perduta, infatti, la tensione è alta nel rapporto tra il killer e l'agente dell'FBI Joel Campbell (James Spader), lo stimolo all'omicidio è, infatti, dato dalla caccia, dal perverso gioco, che l'assassino ha voluto creare con il suo segugio. L'assassino in questione è un acuto serial killer che a Los Angeles ha fatto strage di giovani donne sole. L'agente Campbell è stato sulle sue tracce per molto tempo, ma poi esaurito dal suo lavoro di esperto di serial killer ha deciso di andarsene. La sua esperienza lo ha portato a entrare troppo spesso nella mente di questi crudeli criminali, e ciò lo ha provato a tal punto da cambiare città. Ora si è, infatti, trasferito a Chicago, con l'intento di crearsi una nuova vita, ma la sua tranquillità non dura a lungo. Griffin, infatti, decide di andarlo a cercare e di stuzzicarlo, perché eludere le sue ricerche è diventato uno stimolo più grande, il nuovo movente dei suoi omicidi. La situazione si fa ancora più angosciante quando decide di mandare le foto della sua nuova vittima, che ucciderà al termine di 24 ore, all'agente Campbell, concedendogli "l'opportunità" di trovare la ragazza prima che lui compia il suo omicidio. In questo sadico gioco al gatto e al topo si inserisce una giovane psicologa, Polly (Marisa Tomei), che ha in cura il poliziotto, e che consentirà all'assassino di rendere il gioco ancora più crudele. La maggior parte delle scene è stata girata di notte, in mezzo alla gente, dove chiunque sembra che scompaia, creando un senso di isolamento e solitudine opprimente. I lavori sono stati realizzati a Chicago in 75 giorni alla fine del 1999. Secondo i consulenti dell'FBI, che hanno aiutato a realizzare la pellicola, nella grande metropoli dell'Illinois ci sono quattro serial killer in azione, e diventano una dozzina se si considera un raggio di 150 Km.
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