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The people vs George Lucas
Il titolo di questo documentario sembra evocare lo stile dei grandi processi statunitensi, quei dibattimenti di alto profilo in cui è lo stesso stato, rappresentato dal "popolo", che interviene per giudicare chi ha commesso un crimine nei confronti dell’intera collettività. Qual’è il crimine di cui è accusato George Lucas, creatore di due icone culturali come Guerre Stellari e Indiana Jones? Questo è il tema del film di Alexander O. Philippe, che nel corso di tre anni ha raccolto più di 600 ore di girato raccogliendo le testimonianze, i film casalinghi e gli sfoghi di migliaia di fan.
In un primo momento viene dato atto a Lucas di aver creato un nuovo immaginario che ha influenzato in maniera potente l’immaginario di quella generazione nata negli anni ‘70. A prescindere dalle scelte di vita che sono state fatte singolarmente, Guerre Stellari è stato di ispirazione dal punto di vista etico e morale. Questo è un punto di vista che meriterebbe studi approfonditi, il "come" un prodotto d’intrattenimento possa diventare una specie di faro morale per persone di diversa cultura, nazionalità e provenienza religiosa.
La seconda parte del documentario vede come protagonista il "processo" vero e proprio. Perché molti fan si sono sentiti traditi da George Lucas, in particolare dalla nuova trilogia che ha esordito nel maggio 1999 con la "Minaccia fantasma". Vengono menzionate numerose ragioni: i midichlorian, che hanno tolto ogni magia alla forza riducendola a una questione di analisi del sangue, la mancanza di epica di una lotta basata su un embargo commerciale e, dulcis in fundo, Jar Jar Binks, il personaggio comico che non fa ridere. La verità che viene lasciata trapelare è che forse nulla avrebbe mai soddisfatto le aspettative di nessun fan, e in fondo viene persino reso un tributo alla coerenza del "Papà" (in senso creativo) di Luke Skywalker.
Parliamoci chiaro: questo film non è fatto per chi non conosce bene Guerre Stellari e neppure per chi ha un atteggiamento tiepido nei confronti del marchio. E’ un film realizzato da un fan per altri fan.
Ogni scena, ogni sequenza e ogni allusione è un rimando diretto a chi ha interiorizzato a tal punto la creazione di Lucas da farne parte integrante del proprio stile di vita. Per tutti gli altri è una perdita di tempo.
La frase: "George Lucas ha stuprato la mia infanzia!".
Mauro Corso
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