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Il club di Jane Austen
Ultimamente Jane Austen è una degli autori più gettonati al botteghino, "Il Club di Jane Austen" è per l’appunto la trasposizione di un libro dedicato ai romanzi di Jane Austen in toto.
Una commedia che racconta sei mesi della vita di sei personaggi, scanditi dalla lettura dei sei romanzi della Austen. Il club letterario è l’occasione, per cinque donne e un uomo, di intrecciare le loro vite e mettere momentaneamente da parte la solitudine e il grigiore quotidiano.
Matrimoni in difficoltà, una vita solitaria, un nuovo e inconsueto amore, la troppa o la poca passionalità sono tutti temi che i membri del club ritrovano fra le pagine dei romanzi della loro autrice preferita e delle loro vite: i libri diventano così una sorta di vademecum che i protagonisti consultano per districarsi nei tortuosi e spesso inspiegabili sentieri del cuore.
Un film che non brilla per la regia o lo stile, ma che sapientemente crea un’atmosfera piacevole che ricorda quelle commedie indipendenti degli anni ’90 in cui non si fa altro che parlare di sentimenti, di cosa vorrebbero gli uomini e cosa le donne.
In questo film infatti spiccano una sceneggiatura ricca di frasi ad effetto e la caratterizzazione dei personaggi.
Le figure femminili complesse e a tutto tondo, sono donne più o meno giovani che fanno i conti con i loro desideri e con le situazioni che la vita pone loro davanti, mostrano tutte tratti comuni con più di una eroina dei romanzi tanto amati: Jocelyn assomiglia ad Emma, col suo desiderio di trovare un nuovo compagno per l’amica Silvya, fatalmente simile alla Anne di Pesuasione; Allegra, col suo donarsi totalmente e il suo innamorarsi con estrema facilità ricorda la Elinor di Ragione e Sentimento; Prudie in conflitto con la madre hippie ricorda vagamente Elizabeth di Orgoglio e Pregiudizio, Bernadette si può dire che sia una summa del pensiero romantico della Austen.
Dall’altro lato troviamo le figure maschili, sfuggenti, immature, un corpus estraneo e desiderato al contempo, proprio come i personaggi maschili dei libri della Austen, spesso talmente estranee da non avere neanche un nome di battesimo, ma amate incondizionatamente dalle protagoniste. Nonostante Grigg (Hugh Dancy) sia l’unico uomo a partecipare al club, quindi uno dei personaggi principali, risulta essere una figura di secondo piano rispetto alle protagoniste femminili e la sua personalità è chiaramente plasmata da donne: l’autrice del romanzo Karen Joy Fowler e la regista e sceneggiatrice Robin Swicord.
I libri di Jane Austen diventano un tramite tra uomini e donne per comunicare: una volta che gli uomini accettano di leggere questi romanzi, riescono ad entrare in contatto profondo con le loro compagne.
Sebbene dell’opera della Austen sia preso in considerazione per lo più il lato romantico, dimenticando del tutto quello ironico e pacatamente sovversivo, il film è comunque un prodotto godibile, romantico ma al contempo divertente, probabilmente apprezzato più dalle signore o da fan sfegatati della scrittrice.
La frase: "Tutte per Jane Austen e Jane Austen per tutte, è un antidoto per la vita!".
Ilaria Ferri
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