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Il nascondiglio del diavolo - The Cave
A quanto pare, all'interno di grotte profonde, particolarmente in Romania e Jugoslavia, si sono registrate diverse scoperte di micro-sistemi in evoluzione, sorta di fossili viventi sopravvissuti milioni di anni, tra cui un centopiedi dal morso velenoso lungo 10 centimetri ed altri animali anfibi della misura superiore a 20. Per il suo esordio dietro la macchina da presa, quindi, Bruce Hunt, proveniente dal mondo degli spot pubblicitari, ma già attivo nelle produzioni ad alto budget in qualità di regista della seconda unità (Dark city, la trilogia di Matrix), ha pensato bene di sfruttare un soggetto che, in un certo senso, prende spunto proprio da questo tipo di scoperte, anche se il produttore Andrew Mason spiega: "Sebbene il film sia semplice finzione, il gruppo creativo ha cercato di renderlo tecnicamente più plausibile possibile. Ci siamo affidati ai più grandi esploratori subacquei di grotte del mondo per le consulenze. Abbiamo sfruttato la loro esperienza e abbiamo inserito nella sceneggiatura una serie di casi e di ambientazioni legati ad avvenimenti reali".
The cave, ribattezzato in Italia come Il nascondiglio del diavolo, mette in scena i fratelli Jack (Cole Hauser) e Tyler (Eddie Cibrian), speleologi professionisti che gestiscono un team costituito dai migliori subacquei del mondo, i quali, giunti in Romania insieme a Charlie (Piper Perabo) e Buchanan (Morris Chestnut), con tanto di attrezzature all'avanguardia, tra cui un nuovo tipo di bombola con autorespiratore che permette di restare in immersione per oltre 24 ore, penetrano nelle viscere della grotta per scoprire, oltre ad un nuovo ecosistema, una sconosciuta, pericolosa specie.
Ovviamente, leggendo la trama del film, il primo titolo che torna alla memoria è quel gioiellino di Neil Marshall conosciuto come The descent-Discesa nelle tenebre (2005), ma Hunt, più che rifarsi alle paurose storie d'atmosfera tinte di splatter, sembra privilegiare la tipica vicenda post-Aliens-Scontro finale (non a caso, il team degli effetti speciali è stato guidato da Nick Allder, vincitore del premio Oscar proprio per Alien), la quale prevede il classico stuolo di eroi d'azione alle prese con le sanguinarie creature mostruose di turno. E queste ultime, ad opera di quel Patrick Tatopoulos che prese parte, tra l'altro, a Independence day (1996), Godzilla (1998) e Underworld (2003), rappresentano il vero punto di forza di una pellicola che, assolutamente priva di originalità, rischia fin troppe volte di apparire eccessivamente fracassona e confusionaria, fino al pirotecnico finale, mentre il regista, oltre a dare ben poche spiegazioni, non sviluppa, come avrebbe meritato, l'interessante tema dei parassiti in stile L'invasione degli ultracorpi. Senza infamia e senza lode.
La frase: "Quella creatura può vederci come un pipistrello vede una farfalla nell'oscurità".
Francesco Lomuscio
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