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The Bye Bye Man

La recensione del film a cura della Redazione di FilmUP.com

di Rosanna Donato31 marzo 2017Voto: 7.5
 

  • Foto dal film The Bye Bye Man
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Era da un po’ di tempo che il cinema non sfornava un horror ben realizzato, ma “The Bye Bye Man” di Stacy Title ha tutte le carte in regola per essere considerato uno dei migliori dell’anno. Tre amici che studiano all'università vanno a vivere in una vecchia casa nelle vicinanze del campus, ma si scoprono perseguitati da un'entità soprannaturale chiamata Bye Bye man, una figura misteriosa che potrebbe essere la causa principale di molte azioni maligne compiute dagli uomini in passato. Protagonisti della storia sono gli interpreti Douglas Smith, Lucien Laviscount e Cressida Bonas, ma nel cast sono presenti anche Doug Jones, Michael Trucco, Jenna Kanell ed Erica Tremblay.

Nonostante l’ambientazione non sia così originale in quanto si tratta di un luogo isolato e per certi aspetti inquietante, Stacy Title ha dato vita a un prodotto degno di nota che sarebbe più giusto definire un horror/thriller di stampo psicologico.
Questo perché la presenza che perseguita i tre ragazzi (e non solo) è qualcosa che si avvicina a loro e diventa più pressante nel momento in cui si pensa alla creatura o semplicemente si dice il suo nome. È un’entità malvagia che si insinua nella testa dei personaggi, provocando in essi allucinazioni e pensieri negativi, e che quindi potrebbe essere sconfitta solo con la forza di volontà. La paura, infatti, è ciò che rende viva la presenza.
Ma c’è una cosa che non vi abbiamo ancora detto: le sue vittime sono le persone a cui è stato detto il suo nome, Bye Bye Man. Ed è proprio questo che rende la pellicola innovativa e interessante allo stesso tempo.

Il ritmo è altalenante e aiuta a rendere la storia raccontata decisamente più avvincente. Questo perché permette allo spettatore di godere dell’imprevedibilità degli eventi che si verificano.
La riuscita del lungometraggio è da attribuire anche a una fotografia nitida e fatta di tonalità scure, cupe e fredde che contribuiscono a mantenere il pubblico in uno stato di forte suspance.
D’altra parte non manca anche una colonna sonora da brivido, che colpisce nei momenti più prevedibili e si ferma nelle scene più impensabili (a volte) per creare quell’ansia che un film horror dovrebbe sempre riuscire a trasmettere.
Nonostante ciò, bisogna dire che è facile intuire quando succederà davvero qualcosa di macabro e quando invece l’intento del regista è solo quello di far credere allo spettatore che sta per accadere qualcosa, ma in realtà è solo un modo per spaventare il pubblico senza alcun motivo valido.

Tema centrale del progetto è senza dubbio la paura, quella che ti blocca a livello psicologico e non ti permette di riflettere sulle possibili soluzioni. Sappiamo bene che è difficile parlare di temi quando si tratta di un film volto al puro intrattenimento, ma siamo sicuri che sia il caso di “The Bye Bye Man”?
Oltre a questi aspetti, nel film emerge la profonda accuratezza dei dialoghi (nulla è lasciato al caso, ma anzi alcune frasi sono così accattivanti da poter rimanere impresse nella memoria dello spettatore) e gli ottimi tempi di battuta degli attori, tutti molto credibili a partire da Douglas Smith.
Inutile dire che in questo caso a farla da padrone sono la forza espressiva e il tono di voce utilizzati dagli interpreti, i quali hanno reso giustizia ai loro personaggi.
Le scene prettamente horror, anche se non sono molte in realtà, sono state realizzate bene (anche in termini di effetti speciali).

Ciò che colpisce nel film, però, è l’attenzione al dettaglio per quanto riguarda tutti gli aspetti di “The Bye Bye Man”: dall’ambientazione alle allucinazioni, dai costumi alla regia decisa, dai colpi di scena (pochi ma buoni) alle musiche e molto altro. Insomma, se siete appassionati di horror questo è uno di quei progetti che vale la pena vedere.


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