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The Bourne supremacy
Goa (India). Jason Bourne (Matt Damon) - se poi è effettivamente questo il suo nome - è finalmente in pace con la sua vita, a parte qualche incubo ricorrente, nella la sua casetta in India insieme a Marie (Franka Potente). L'ultimo messaggio che ha mandato ai suoi ex datori di lavoro è stato: lasciatemi in pace o vi ammazzo!
Berlino - oggi. Pamela Landy (Joan Allen) sta conducendo una transazione per trovare una talpa nell'Agenzia. Informatore e contatto vengono uccisi. Unica traccia l'impronta di Bourne su un detonatore.
Opzioni: eliminare Bourne per insabbiare il tutto o eliminare Bourne perché colpevole. Comunque sia il bersaglio primario resta lo stesso.
Azione. Il killer arriva in India ed elimina il bersaglio sbagliato.
Reazione: Jason Bourne torna in azione.
Secondo episodio, sempre tratto da un libro di Ludlum, che vede protagonista l'agente segreto "smemorato". Visto il successo del capitolo precedente era fisiologico dare un seguito alle avventure di Bourne, ma stavolta al timone non c'è più Doug Liman (impegnato nella realizzazione del nuovo telefilm "cult" O.C.), ma Paul Greengrass reduce dal successo di Bloody Sunday e forse più adatto a questa ambientazione europea.
Peccato che qualcuno avrebbe dovuto spiegare al buon Greengrass che la cinepresa a mano e le sequenze molto "real", adatte ad una sorta di documentario come il suo precedente lavoro, poco si addicono ad un film d'azione come questo dove proprio la spettacolarità, ma anche la leggibilità delle riprese, sono il nocciolo essenziale della pellicola.
Inseguimenti e combattimenti non mancano, ma sono talmente caotici che difficilmente si riesce ad evitare il mal di testa. Anche la trama dello "smemoratello" inizia a fare un po' acque, unitamente ad un plot piuttosto scontato.
Nel complesso questo secondo episodio si dimostra ampiamente al di sotto del suo predecessore, tanto da lasciare qualche dubbio sul prosieguo delle avventure dell'agente Bourne.
Curiosità: il taxi che Jason guida per le strade di Mosca è una GAZ 3110.
La chicca: Pamela Landly chiama i suoi capi con il prefisso 757, ma la CIA ha prefisso 703 visto che è nella Virginia del Nord (per la cronaca il 757 è il prefisso della base aerea di Langley).
La frase: "Sei in una pozzanghera di merda e non hai le scarpe adatte!"
Indicazioni: Per chi vuole vedere i "secondi capitoli".
Valerio Salvi
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