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13 Dicembre 2008 - Conferenza stampa
"Yes Man"
Intervista al regista e al cast.
di Andrea D'Addio
A Roma, per presentare Yes man, sono intervenuti il regista Payton Reed, la bellezza acqua e sapone Zooey Deschanel e la grande star Jim Carrey che, preannuncia il moderatore di turno, per rimanere in linea con la storia del film risponderà "sì" ad ogni domanda che gli verrà posta. Per fortuna così non è (certo che però se qualcuno gli avesse chiesto qualche imitazione e lui si fosse sentito costretto a realizzarla non sarebbe stato male), e c'è stato modo di parlare in maniera ampia di questa interessante commedia. Le domande sono tutte per lui…
Le cose più strane e bizzarre che ha dovuto imparare per questo film…
Jim Carrey: Suonare la chitarra, imparare il coreano, cambiare di sesso. Quest'ultima non la abbiamo poi inserita ed è stato un po' traumatico per me (in sala ridono tutti, Carrey è in forma). In realtà la cosa più difficile è stato imparare il coreano: il mio preparatore era molto più preoccupato di me visto che se non avessi imparato, lo avrebbero rimandato di corsa in Corea. A parte questo ho avuto molta paura quando mi sono dovuto lanciare con il bungee jumping. E' stato un inserto che ho voluto aggiungere io, ma che tuttora mi traumatizza. Mi continuo a chiedere perché lo abbia voluto fare e soprattutto proporre
Quanti sì ha detto nella sua vita?
Jim Carrey: 795mila sì e solo 5 no (continuano le risate). Trovo che dire no sia una sorta di chiusura non solo verso gli altri, ma anche verso sé stessi, al valore che si dà di sé.
C'è un po' di lei in questo personaggio?
Jim Carrey: La forza di questo film è che tutti ci possiamo identificare, sia quando all'inizio dice no che quando poi si convince ad avere una mentalità da sì. Esprime una condizione umana che tocca tutti indistintamente. Come il protagonista del film anche a me è capitato di mettermi da parte, non rispondendo più agli inviti degli amici. Quando ti senti a pezzi non vuoi far vedere agli altri il tuo stato d'animo. Conosco tante persone che evitano così la vita. È un modo per cercare di sfuggire alle responsabilità. Ma è tanto diffuso che io gli Usa li chiamo Stati Uniti dell'Evitamento. Yes Man è però un film sullo scegliere la vita ed è stato questo che mi ha spinto ad accettare.
Tempo fa ha fatto una fantastica imitazione di David Caruso, il protagonista di CSI Miami. Lo ha poi incontrato?
Jim Carrey: Mi è successo tempo fa, quando andai a Las Vegas per vedere un incontro di Mike Tyson che si rivelò molto breve. Quando, dopo qualche secondo, fu sancita la fine del match mi accorsi di avere davanti David Caruso e la sua compagna. Lo salutai, lui abbassò gli occhiali e mi disse, in maniera sempre cool: Heyyyyy.
Mai frequentato un seminario tenuto da qualche guru?
Jim Carrey: Mi è capitato di andare a questo tipo di seminari e non me ne vergogno. Credo che sia utile guardare in tutte le direzioni possibili. Di guru come nel film ce ne sono parecchi, alcuni sono fantastici perché hanno le risposte a tutto, succede però che si identifichi chi ti dà il messaggio e non il messaggio stesso. Ora riesco a gestire abbastanza bene questo viaggio pazzesco chiamato vita che però, è bene ricordarlo, non può essere esente dal dolore.
Il ruolo che le è rimasto più dentro?
Jim Carrey: Quando Michel Gondry mi propose Eternal sunshine ero esattamente nello stato in cui si trovava il protagonista. Purtroppo le riprese sarebbero iniziate un anno dopo. Michel mi disse di cercare di mantenere nella vita quella stessa tristezza, per fortuna non ci riuscii, quando iniziammo a girare stavo proprio uscendo da una crisi, ma fui in grado di ritirarla fuori. Adesso non so se potrei rifare quel film. Ora invece avevo proprio bisogno di una commedia, Yes man l'ho voluto fortemente.
Yes è la parola dell'anno. Anche Obama la utilizza per il suo slogan Yes, we can…
Jim Carrey: Sì, è uscito fuori durante le riprese, quando ancora quasi non si conosceva il nome di Barack Obama. Sarà un'epoca di ottimismo, speriamo.
Il sì più importante della sua vita?
Jim Carrey: Mi sono sposato due volte, quindi è il sì all'amore quello più importante che ho mai pronunciato.
Lavorare con Jim Carrey…
Jim Carrey: E' un uomo pazzo, fa cose tremende sul set, bisogna sempre stargli dietro come con i bambini…
Zooey Deschanel: E' stato un grande onore, è una persona, al di là degli scherzi di Peyton, che da professionalità a tutto.
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