20 Ottobre 2006 - Conferenza Stampa
"Viaggio segreto"
Intervista al regista e al cast.
di Andrea D'Addio


Alla conferenza stampa di "Viaggio segreto" alla Festa del cinema di Roma, erano presenti il regista Roberto Andò, l'autrice del libro Josephine Hart e buona parte del cast: Claudia Gerini, Alessio Boni, Donatella Finocchiaro e Valeria Solarino.

Un film che tocca tanti temi, a partire dall'incesto…
Roberto Andò: E' un viaggio nelle emozioni e nella memoria. Non un film sull'incesto, piuttosto sulla conclusione carnale di una dipendenza affettiva tra due fratelli, legati da un dramma. Uno dei miei interessi principali è proprio il rapporto con la memoria, ovvero come gli uomini si relazionano ai ricordi quando sono legati a eventi dolorosi che sono anche fantasmi della vita. Leo e Ale sono fratelli reduci da un disastro vero, come raramente capita nella vita. Quando lui dovrà affrontare il viaggio nei luoghi del disastro per proteggere l'altra, come sempre, dai ricordi e da se stessa, dovrà fare i conti con l'elemento femminile della sua vita, e congedarsi dalla sorella perché entrambi superino la loro condizione di precarietà.
Valeria Solarino: Quello di cui si parla è per certi versi un amore di intimità anche fisica, ma che non ha a che fare con il sesso. E' sbagliato pensare all'incesto si tratta di un amore assoluto. Io quando ero piccola facevo spesso il bagno nuda nella vasca con mio fratello e mai è stato fatto con malizia. Ale è rimasta bambina per cui è normale abbracciare il fratello nuda.

Come si avvicinato all'idea di fare del libro della Hart un suo film?
Roberto Andò: Leggendo il romanzo ho riconosciuto un'atmosfera che mi toccava profondamente e che consentiva un lavoro sì di tradimento, ma con l'obiettivo di portare a luoghi e risonanze conosciute: ci sono parallelismi forti tra Sicilia e l'Irlanda elementi di orgoglio identità e separazione. Il libro affronta il tema di come si sopravvive al dolore e come si trova la strada per rendere dignitosa la vita di una persona sopraffatta dalla catastrofe. Quando si incontra una storia e questa inizia a toccarci le corde dell'anima come ha fatto con me Ricostruzioni, significa che è legata alla propria vita ed esige di essere raccontata.

Il film dà modo a tutti i suoi attori di mettersi in luce con personaggi complessi…
Alessio Boni: Si, senza dubbio. Ho riscontrato una certa timidezza nel mio personaggio e una certa riservatezza che riguarda i sentimenti, gli affetti e in questo un po' mi somiglia. La tragedia è immane in questa storia, quest'uomo è stato scardinato dall'adolescenza, momento fondamentale per un essere umano. Il mio è un personaggio di dolore interno, sprofondato in questo sacrificio come accade nelle tragedie greche. Troverà solo una lieve catarsi quando incontra una meravigliosa Donatella Finocchiaro, ma non risolve completamente il suo malessere.
Claudia Gerini: All'inizio ho avuto timore ad interpretare questa donna in cui il nudo era parte integrante della storia. Mi è piaciuto però raccontare la sua vita intima e privata con il marito, mi affascinava questa donna e l'idea di interpretarla con eleganza e libertà.

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