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24 Maggio 2010 - Conferenza
"Una canzone per te"
Intervista al regista e al cast.
di Francesco Lomuscio
In occasione dell'uscita di "Una canzone per te", il regista Herbert Simone Paragnani, affiancato dal cast, ha incontrato a Roma la stampa. Presenti in conferenza, anche alcuni dei musicisti inclusi nella colonna sonora: gli zero assoluto, qui al loro primo brano commissionato per un film, i Broken Heart College, contenti di questa loro prima esperienza cinematografica, L'aura, che ha ringraziato MTV e la produzione, e i Lost.
Di questo film, si è più volte detto che è ispirato ai nostri musicarelli e ai film di John Hughes...
Herbert Simone Paragnani: Sì, John Hughes, autore di film come "Bella in rosa" e "Sixteen candles-Un compleanno da ricordare", che è morto stranamente poco prima che iniziassi a girare questo film, è uno dei registi che ho amato di più. Diciamo che nel mio film c'è molto dei college movie americani, ma anche della commedia giovanile italiana e di pellicole sullo stile di "Sliding doors" e "Ricomincio da capo".
Gli attori cosa ci possono raccontare di questa esperienza?
Carolina Victoria Benvenga: Io interpreto Irene, la migliore amica di Silvia.
Martina Pinto: Io vesto i panni di Veronica, un'assatanata di sesso tantrico (ride). Non sono la migliore amica di Silvia perché voglio rubarle il ragazzo, Davide, ma alla fine scopriamo che la mia, in fondo, è una maschera.
Michela Quattrociocche: Io nel film sono Silvia, ragazza un po' pariolina all'ultimo anno di liceo che lascia il fidanzato Davide, poi, puntini puntini (ride).
Emanuele Bosi: Io sono Davide, la cui forza, oltre alla sfrontatezza, è il sorriso magico capace di stendere tutti.
Agnese Claisse: Io interpreto Lisa, una ragazza un po' ribelle che ha perso il padre, quindi anche un po' sofferente e innamorata di Davide, il quale non la ricambia e la tratta male.
Carolina Di Domenico: Io sono Caterina, manager discografica del concorso di MTV e, nel frattempo, ho una storia con il padre di Davide.
Alessandra Roca: Io, invece, sono la madre di Davide, che litiga continuamente con il padre, provvedendo a fornire la controparte dei problemi sentimentali di mio figlio.
Guglielmo Scilla: Quando mi hanno contattato, mi hanno detto: "Guardando i tuoi video su YouTube, abbiamo pensato di farti fare lo sfigato" (ride).
Herbert Simone Paragnani: In realtà, ho cercato di tirare fuori da Guglielmo un certo lato alla Jack Black.
La direzione artistica musicale del film è stata affidata a Luca De Gennaro, direttore artistico di MTV Italia...
Luca De Gennaro: Nel mondo, è la prima volta che MTV si unisce a una produzione cinematografica e fa sì che nel film la musica abbia un ruolo importante. Quando abbiamo fatto vedere il film negli Stati Uniti, gli americani ci hanno detto: "Ma voi, in Italia, fate questo prima di noi?"
Herbert Simone Paragnani: Comunque, la musica suonata nel film è suonata veramente, tutti suonano e cantano.
Quale è il vostro legame con i film musicali?
Herbert Simone Paragnani: In realtà, volevo fare un film un po' più complesso, infatti l'ho fornito anche di un certo tocco soprannaturale. D'altra parte, in quasi tutte le saghe che piacciono ora ai ragazzi c'è il soprannaturale, da "Harry Potter" alla serie dei vampiri ("Twilight", nda).
Michela Quattrociocche: A me è piaciuto molto "School of rock" e anche il nostro film, non l'ho trovato affatto melenso. Poi, dentro c'è anche l'importante tematica del destino.
Emanuele Bosi: Io ho visto "Mamma mia!", ma non lo paragonerei al nostro film, perché lì cantano, qui no.
Agnese Claisse: Io, per il mio personaggio, non mi sono ispirata a un musical, se lo avessi fatto avrei preso spunto da quelli vecchi, tipo "The rocky horror picture show".
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